Home Politica Fissata l’udienza per discutere del futuro del Consorzio di Lavinio

Fissata l’udienza per discutere del futuro del Consorzio di Lavinio

“Il Consorzio di Lavinio ha esaurito il suo scopo”, lo sostiene un gruppo di cittadini, che contestano anche  alcune spese. Intanto continua

La zona del Consorzio

“Il Consorzio di Lavinio ha esaurito il suo scopo”, lo sostiene un gruppo di cittadini, che contestano anche  alcune spese. Intanto continua la raccolta firme affinché sia il Comune a gestire la manutenzione delle strade.
È stata chiesta la fissazione dell’udienza di fronte al Tribunale di Roma  per la causa civile intentata da 15 cittadini nei confronti del Consorzio di Lavinio, S. Olivo e S. Anastasio.
Tramite l’avvocato Anna Maria Bruni i ricorrenti chiedono di  “Accertare e dichiarare, in ogni caso che il Consorzio  Lavinio S. Olivo e S. Anastasio ha esaurito il proprio scopo statutario e pertanto non ha ad emettere deliberazioni di qualsiasi sorta” e di “Accertare e dichiarare, in ogni caso  l’illegittimità della deliberazione impugnata per le ragioni tutte di cui in premesse e, per  l’effetto disporne l’annullamento”. Si tratta in questo caso della delibera dell’Assemblea dei Delegati del 18 novembre 2020 che approva il bilancio consuntivo 2019 e il preventivo 2021
Tra le spese del 2019 si trovano € 35.795,46   per “Gestione e manutenzione Parcobaleno”;  € 74.578,29 per non meglio precisato “Arredo urbano”; una  ulteriore spese di € 18.608.22 per attività di “Sviluppo e promozione” in totale  € 128.981,97 “Ma  si tratta evidentemente di voci di spese del tutto estranee alle finalità statutarie del Consorzio non ammissibili ed incompatibili con le finalità consortili secondo la delibera   33/2015 dell’Anac”, fanno sapere i ricorrenti.
Nel preventivo, invece, si trovano spese per € 395.480,00 tra discese a mare, sistemazione Parcobaleno, rifacimento bagni, recinzione terreni, fontanelle, rifacimento marciapiedi a Corso San Francesco e riqualificazione piazza Tor Caldara “del tutto estranee alle finalità istituzionali del consorzio che deve occuparsi come afferma la stessa Anac della manutenzione, sistemazione o ricostruzione delle strade  vicinali”.
Proprio perché le  vicinali non esistono più, prosegue la raccolta firme per chiedere che il Comune – che ha dichiarato Lavinio continuum del centro urbano abitato di Anzio con Delibera di Giunta. 323/2001  – si faccia carico di tutte le strade. Si può firmare la petizione on line  su change.org (http://chng.it/b6xyXGTGNS) o presso la libreria “Magna Charta” di Lavinio mare, sia in qualità di residenti per chiedere che la  vicenda sia discussa in Consiglio comunale ai sensi dello statuto comunale, sia come non residenti a sostegno dell’iniziativa”. Lo scrive in una nota il Gruppo spontaneo cittadini Lavinio.