Sono i colleghi, con parole di profondo affetto e stima, ad annunciare la scomparsa di Rossella Panarese, giornalista scientifica di Radio 3, originaria di Nettuno, dove aveva studiato prima di trasferirsi nella capitale. La Panarese si è arresa al termine di una lunga battaglia con la malattia. Il pubblico di Radio3 la conosceva per il suo impegno nei programmi scientifici, dal primo che si chiamava Palomar e andò in onda nel 1991 al più longevo Radio3 scienza dal 2003. “Ma Rossella – spiegano i colleghi – era molto di più. Molte erano le trasmissioni e le iniziative che portano il suo segno, fino all’attenzione per i nuovi linguaggi e i nuovi formati dell’ascolto. Ma ancora più decisivo il ruolo che aveva quotidianamente e in maniera più o meno visibile, contribuendo – fino ai suoi ultimi giorni di vita, con coraggio e dignità – con la sua intelligenza e la sua passione a un lavoro che è collettivo e che Rossella ha sempre vissuto (e apprezzato) in quanto tale. Rossella univa a queste qualità una serietà e una affidabilità singolari. Frutto della sua educazione familiare e militare, sulla quale spesso ironizzava, che la rendeva molto sensibile a ogni eventuale violazione della correttezza e dell’integrità del nostro lavoro, molto attenta ai diritti anche dei più precari dei nostri collaboratori. La sua competenza nella comunicazione scientifica ne aveva fatto, nel corso degli anni, una protagonista del dibattito pubblico su questi temi”. Ma il cordoglio non è solo professionale, è Anzia, soprattutto umano. “Era una persona splendida”.
Addio a Rossella Panarese, giornalista scientifica di Radio 3, di Nettuno
Sono i colleghi, con parole di profondo affetto e stima, ad annunciare la scomparsa di Rossella Panarese, giornalista scientifica di Radio 3, originaria di Nettuno