Il disagio sociale di alcuni degli adolescenti del Litorale sta toccando picchi sorprendenti. A raccontarci i retroscena della rissa tra ragazzini avvenuta ieri a Nettuno, in via Cattaneo, alcuni testimoni.
La lite tra i due gruppi di ragazzi, ci spiega una persona che ha assistito, è iniziata la sera prima al mare, davanti al Forte Sangallo. Ad incontrasi in spiaggia due gruppi, circa 40 ragazzi, quasi nessuno con la mascherina. Come sempre urla, minacce, qualche parola di troppo, poi la decisione di arrivare alle mani e non solo. I ragazzini si affrontano, a colpo di spranga, martelli, c’è anche qualcuno con un coltello. Non mancano le ragazze, alcune scatenate, che urlano: “Ammazzalo”. Sempre gli stessi due gruppi si sono affrontati anche sulla marciaronda, i residenti hanno chiamato il 112 ma all’arrivo delle volanti il fuggi fuggi.
Ieri in piazza un gruppo incontra in strada uno dei ragazzi del gruppo rivale, da solo con la fidanzatina, e scatta l’aggressione. Ancora una volta le minacce, le urla, la fuga in un negozio del centro, per evitare il peggio. Poi gli appuntamenti per vedersi di nuovo e picchiarsi. Infine il provvidenziale arrivo dei Carabinieri che hanno identificato alcuni dei coinvolti. Gli altri sono fuggiti. Oltre al difficile lavoro delle forze dell’ordine, costrette ad intervenire per il comportamento inqualificabile di questi ragazzini, emerge in questa situazione il degrado sociale e familiare di una quarantina ragazzi minorenni, senza controllo per ore, che si riuniscono, si armano, si aggrediscono con il rischio di farsi male davvero. Il caso di Formia è una realtà drammaticamente vicina.