Dopo una meticolosa e laboriosa indagine, durata circa 5 mesi, la squadra investigativa del commissariato pubblica sicurezza di Anzio e Nettuno, coordinata dalla Procura della Repubblica di Velletri, ha sgominato un sodalizio criminale che, grazie ad un ufficiale dell’anagrafe del comune di Anzio, un avvocato brasiliano, due mediatori culturali ed una quinta persona, avevano istituito una centrale di malaffare, nella gestione di rilascio documentazione per ottenere la cittadinanza italiana da parte di cittadini brasiliani. Durante le operazioni è stato sequestrata una ingente somma di denaro, riconducibile all’interesse dell’avvocato. Le indagini continuano in modo serrato nella disamina del materiale cartaceo sequestrato alle persone coinvolte e negli uffici di stato civile dei comuni di Anzio e Nettuno, relativamente alle pratiche trattate dalle persone sottoposte ad avviso di garanzie o fermo. L’operazione ha interessato anche una dipendente del comune di Nettuno. Ora sarà avviata una meticolosa ricostruzione delle documentazioni sequestrate, comprese le residenze di oltre 600 cittadini stranieri, che in pochi mesi hanno ottenuto la cittadinanza italiana con documenti in parte completamente falsi. Nel mirino anche gli indirizzi di residenza dei cittadini, alcuni dei quali risultano essere in affitto in abitazioni di famiglia delle persone indagate.