“Cari elettori, care elettrici, nei giorni scorsi i giornali locali hanno scritto di una presunta volontà di alcuni colleghi consiglieri di votarmi in vista dell’elezione del prossimo Presidente dell’assise comunale”.
Lo scrive in una nota stampa il consigliere comunale di Fratelli d’Italia ad Anzio Cinzia Galasso.
“Seppure onorata da queste voci – ha poi aggiunto – la mia volontà era e rimane quella di eleggere un presidente che abbia condiviso con noi il percorso della campagna elettorale, che abbia sostenuto la candidatura di Candido De Angelis a primo cittadino.
Non necessariamente me, ma un consigliere o una consigliera che abbia contribuito attivamente alla nostra grande vittoria del giugno del 2018 a discapito di chi, invece, bruciata dalla cocente sconfitta abbia sgomitato per entrare in maggioranza, tradendo i propri elettori al solo fine di accontentarsi, ora, di una poltrona meno prestigiosa di quella realmente ambita.
Voglio essere chiara sul punto: non voterò come presidente del consiglio alcun consigliere che abbia tramato contro di noi in campagna elettorale, alcun consigliere che abbia esortato a non votarci perché nelle liste De Angelis “non vi erano persone rispettabili”.
Sono stata tra le prime a sostenere l’idea di allargare la maggioranza, perché ritengo (pur essendo una neofita) che in politica ogni contributo sia prezioso, e che le beghe personali non possano e non debbano contrastare il primo ed unico interesse che un pubblico rappresentante dovrebbe avere: la cura dell’ente di cui è parte.
Ma un contributo è cosa ben diversa dalla prepotenza di chi è entrato in una casa non sua, battendo i pugni sul tavolo e pretendendo fin dal primo momento.
C’è un limite, che viene prima delle logiche di partito, prima dell’equilibrio di una maggioranza (comunque individuabile tramite altri schemi), prima della politica stessa: questo limite si chiama coerenza, si chiama riconoscenza, si chiama dignità.
Ed è in nome di questi limiti che la mia coscienza mi impone di non votare coloro che non ci hanno sostenuto.
Non ho la memoria corta come qualcuno io.
E sarà davvero interessante capire chi, tra i miei colleghi, sarà così “smemorato” venerdì, da dimenticarsi quanto invece, sarebbe stato rischioso un ballottaggio.
Qualcuno l’ha già dimenticato, qualcuno che più di altri, forse, non avrebbe dovuto.
Ma si sa (e l’ho imparato recentemente), “grazie” in politica è una parola molto rara.
Resto disponibile con i colleghi della maggioranza (quella vera) a cercare di trovare una quadra alternativa a quella prospettataci, un nome della maggioranza (ripeto, non il mio) che voglia rappresentarci come Presidente, anche se dubito che qualcun altro (oltre a coloro che ho già sentito) si farà avanti.
Io mantengo la mia testa alta, la mia coerenza, la mia abnegazione, che porto avanti da ormai due anni e mezzo, spesso scontrandomi contro i mulini a vento.
Ma sono fatta cosi: i miei elettori devono essere orgogliosi di me, di aver scritto il mio cognome sulla scheda elettorale in sostegno al Sindaco De Angelis (nel 2018 come nel 2013), ed io non li tradirò per nessuna poltrona, per nessuno motivo al mondo.
Coerenza. Riconoscenza. Dignità. Prima di ogni interesse e colore politico. Per Anzio, sempre”.