E’ il dottor Waldemaro Marchiafava, consigliere comunale di opposizione e membro dell’Unità di crisi anti covid del comune di Nettuno ad illustrare le decisioni prese lo scorso venerdì dal gruppo operativo che si occupa degli effetti della Pandemia e delle azioni da intraprendere a Nettuno a sostegno delle popolazioni colpite dal virus. In particolare il dottor Marchiafava, dopo aver incassato il grande risultato di aver ottenuto ben 5600 tamponi gratuiti da destinare alle fasce più sensibili della popolazione, si è confrontato con l’Amministrazione comunale con cui si è giunti ad alcune importanti soluzioni. Si è stabilito che i tamponi saranno utilizzati dai medici di famiglia che si renderanno disponili e che hanno già protocolli attivi per questo genere di esami, ma anche ad Associazioni come la Croce rossa, che hanno dato la disponibilità ad effettuare gli esami a chi ne farà richiesta. I tamponi gratuiti saranno effettuati con priorità, sempre su richiesta, ai cittadini che già sono stati selezionati per ricevere i pacchi e i buoni pasto del comune. Se dovessero arrivare richieste ulteriori la gratuità sarà valutata in base alla situazione economica dei cittadini. La volontà dell’Unità di crisi è quella di offrire il tampone gratuito a chi ha più difficoltà a pagarlo. “Mi preme sottolineare – spiega il dottor Marchiafava – il grande impegno dell’Unità di crisi e del Comune per ottenere questi tamponi gratuiti che vanno ad esclusivo beneficio dei cittadini di Nettuno. Sono pochi i comuni che hanno ottenuto la possibilità di effettuare tamponi a costo zero ad oltre il 10% della popolazione cittadina e dispiace che, a fronte di un così ottimo risultato ci sia chi specula politicamente e polemizza incapace di essere costruttivo per il bene della città che è l’unico faro dell’Unità di crisi. Ci tengo infine a sottolineare che il Ministero ha inviato al comune di Nettuno prodotti di altissima qualità, i cui esiti contribuiranno ad uno studio sui contagi a livello locale che ci darà i portanti informazioni sulla diffusione del virus”.