di Ilaria Pirri
Trepsol è un cantante rapper di 23 anni nato e cresciuto ad Anzio. Nonostante la giovane età, Trepsol è già presente sulla scena rap locale, e non solo, da diversi anni, avendo iniziato con i primi freestyle all’età di 14 anni. Quella che all’inizio era una semplice curiosità in poco tempo è diventata una irrefrenabile passione, tramutata in lavoro. Registrato il suo primo pezzo, inizia a scrivere senza sosta arrivando alle prime collaborazioni e progetti con altri artisti rap. Eclettico e carismatico, riversa nei suoi brani le esperienze di vita proprie e di chi gli sta vicino, rendendo ogni singolo “pezzo” un’esperienza unica ed allo stesso tempo da condividere con chi lo ascolta. Il giovane Trepsol ha in serbo per noi molti altri progetti per il futuro, e noi non vediamo l’ora di scoprirli e di continuare a seguirlo. Di seguito l’intervista rilasciata alla nostra redazione.
Da quanto tempo ti sei avvicinato al mondo della musica? E’ una passione che coltivi da sempre?
Mi avvicino al mondo della musica piu o meno verso i 14 anni, vedendo i miei amici registrare le loro prime “canzoni”. Mi sono detto “voglio farlo anch’io”. Anche non sapendo veramente nulla di come funzionasse, mi sono trovato subito a mio agio. Mi piaceva il fatto che la gente sentisse quello che volevo dirgli senza spiegarlo singolarmente uno ad uno. E poi avevo sentito che i rapper rimorchiassero un sacco. L’idea mi è piaciuta sin da subito.
Perché proprio questo nome d’arte, “Trepsol”?
La scelta del nome d’arte è molto più semplice di quanto si pensa, il mio cognome in totale conta tre “P” e da quando sono piccolo ho sempre specificato questa particolarità.
Il nome 3P era troppo scontato, quindi ho deciso di aggiungerci un SOL come “solo” TREPSOL “solo 3P”.
Quali sono i messaggi che vuoi trasmettere attraverso i tuoi testi?
Mi piace variare di traccia in traccia, quando scrivo una canzone entro nel mio mood al 100%, solo io e il mio producer Nigvz sappiamo quello che stiamo facendo. Voglio trasmettere un messaggio che quando arriva alle orecchie dell’ascoltatore è completamente diverso da quello che ho pensato io, ma viene poi interpretato in modo da sentirlo proprio. É il bello della musica.
I testi delle tue canzoni sono tutti di tipo autobiografico? Si basano su esperienze ed emozioni che hai vissuto tu in prima persona?
Certo. È la nostra caratteristica, noi piacciamo per questo. Chi ci conosce sa che siamo veri al 101%. Trepsol è come se fosse un nome collettivo, quando ascolti i miei brani, dentro ci senti le storie di tutti i miei amici e di tutte le persone che ci si rispecchiano. Noi siamo cosi. Anche non avendo avuto vite semplicissime ci siamo sempre divertiti. Lo senti anche dai brani.
Accade di frequente che i tuoi video siano girati ad Anzio, perché questa scelta? E’ casuale?
No, assolutamente, la maggior parte dei miei video sono girati nel quartiere dove sono cresciuto, con la gente con cui sono cresciuto. Ho sempre tirato in mezzo i miei amici, sono gli stessi da una vita, e se sto raggiungendo traguardi importanti è anche merito loro. Da quando giravamo l’italia con 12 euro in tasca per andare a fare le battle di Freestyle.
Molto spesso le canzoni del tuo stesso genere musicale vengono accusate di essere di “cattivo esempio” per i ragazzi, cosa vuoi rispondere a coloro che la pensano in questo modo?
Spesso purtroppo si tende ad emulare quello che si vede sul web o in tv, non capendo che se l’artista vuole evidenziare certe tematiche non è per darti esempio. La musica è libertà di espressione, io racconto quello che vivo, e la raffiguro nei video come meglio credo. Siamo in un periodo dove i ragazzi ascoltano i cantanti piu di quanto ascoltino i propri genitori… è vero sarebbe importante trasmettere valori fondamentali, come il rispetto, l’amore, la gentilezza verso il prossimo… Ma lo lasciamo fare a chi è in grado.
Hai qualche modello a cui ti ispiri?
Nessuno in particolare.
C’è qualche cantante rapper con cui speri di poter collaborare in futuro?
SCH e Travis Scott.
Il tuo ultimo singolo, uscito su tutte le principali piattaforme social, si intitola “Parigi”, ce lo descriveresti in tre parole?
Gelido, emozionante, notturno.
Stai già lavorando ad un nuovo singolo? Che progetti hai per il futuro?
Il prossimo singolo è già pronto. Stiamo ultimando il video. I miei progetti per il futuro si ampliano di giorno in giorno. I progetti che ho oggi sono una conseguenza di quelli che avevo.