“Si è svolta ieri in modalità online la prima seduta della Conferenza dei Servizi per il riesame dell’autorizzazione dell’impianto biogas di via della Spadellata. È bene non creare troppe illusioni ed essere chiari: questo riesame, previsto per prassi dalla legge, ha il solo obiettivo di aggiornare le autorizzazioni impiantistiche alla luce delle nuove tecnologie disponibili. È bene ricordare al tempo stesso, però, che tale impianto fu autorizzato nel 2014 con il consenso dell’amministrazione e della maggioranza di centro destra all’oscuro della città, omettendo di segnalare la presenza di case e di luoghi sensibili nelle vicinanze, come la scuola Spalviera che si trova a meno di 300 metri dall’impianto. Per questo motivo abbiamo deciso di accreditarci alla conferenza dei servizi, insieme ad altre associazione del territorio, e per porre delle questioni che andavano poste all’epoca da chi di dovere, prima su tutte la presenza della scuola primaria che se segnalata avrebbe bloccato l’impianto, in quanto ‘fattore escludente’ secondo il Piano Regionale dei Rifiuti.
Stiamo protocollando anche delle osservazioni formali, una proprio sull’assenza della scuola negli allegati presentati dalla proprietà in questo riesame (in particolare nell’allegato A24 “Relazione sui vincoli urbanistici, ambientali e territoriali”), una sulla trasparenza dei risultati dei controlli previsti per legge dal Piano di Monitoraggio e Controllo.
Quasi certamente ciò non basterà a fermare un impianto già autorizzato, ma ritenevamo giusto farlo lo stesso, auspicando quantomeno una particolare attenzione nei controlli sulla gestione.
Infine, non possiamo fare a meno di notare ancora una volta come il centro destra confermi la sua vera e profonda natura: in consiglio comunale vota mozioni e ordini del giorno pieni di buone intenzioni. Nella pratica non dà seguito agli impegni presi con la città: a parte alcune osservazioni del tutto secondarie e la richiesta alla società di installazione di una centralina (dopo che in consiglio comunale la giunta si era impegnata ad acquistare due centraline, senza chiederle alla proprietà), l’amministrazione non ha ritenuto dire niente sulla presenza della scuola e delle case nelle aree circostanti. L’ONU può attendere anche questa volta”.
Così in una nota stampa il Direttivo di Alternativa per Anzio.