Home Politica Il consigliere di Nettuno Biccari contro gli insulti sui social sporge denuncia

Il consigliere di Nettuno Biccari contro gli insulti sui social sporge denuncia

"Sono rimasto allibito e amareggiato nel leggere alcuni messaggi colmi di accuse nei miei confronti e di rancore. Messaggi pubblicati sui social, come se i social fossero

Antonio Biccari

“Sono rimasto allibito e amareggiato nel leggere alcuni messaggi colmi di accuse nei miei confronti e di rancore. Messaggi pubblicati sui social, come se i social fossero una zona franca in cui si può dire qualsiasi falsità senza prendersene la responsabilità. Beh, non è così, perché la gravità delle accuse che mi sono state rivolte, questa volta, hanno superato ogni limite di tollerabilità ed ho dunque sporto denuncia”. Lo annuncia in un comunicato stampa il consigliere comunale di Nettuno Antonio Biccari.
“Posso comprendere la volontà di difendere i propri cari anche quando commettono gravi errori – aggiunge – posso comprendere la rabbia di un momento, ma questo non autorizza nessuno a scaricare vagonate di fango su chi, come me, avendo preso un impegno con la città, ci sta mettendo tutta l’energia che ha per cambiare qualcosa a Nettuno.
Tutta questa rabbia e violenza scaturiscono dal fatto che l’amministrazione, come sempre, deve evitare che interessi di poche persone possano influenzarne il corretto comportamento, anche solo da lontano.
Questo compito è di tutti gli organi politici. Non io da solo, non un consigliere che da solo può sbagliare, ma tutta la maggioranza, tutto il Consiglio e, quindi, lo Stato nella sua massima espressione di democrazia e in rappresentanza della città di Nettuno, tutti si comportano e continueranno a comportarsi con cautela per accertare che vengano prese le decisioni più giuste.
Non mi farò intimidire dalla violenza degli insulti né dalle minacce, che respingo con fermezza. E rimando al mittente anche le lezioni di morale di chi addirittura parla di guerre.
Non c’è nessuna guerra da combattere, se non quella contro l’illegalità, la povertà e l’ingiustizia. In questa guerra io non mi tiro indietro.
Il resto non si affronta con la violenza o con gli insulti sui social, ma si affronta nelle sedi opportune, con gli strumenti che la democrazia ci mette a disposizione e con la delega che ci è stata data dai cittadini per tutelare gli interessi della collettività”.