di Laura Petrarca
Questa mattina, nell’ambito delle cerimonie organizzate per celebrare il settantasettesimo anniversario dello Sbarco di Anzio del 1944, si è svolto, in piena sicurezza rispetto alle normative covid, il tradizionale tour dei cimiteri di guerra del litorale. A rappresentare la città di Nettuno, il sindaco Alessandro Coppola mentre per quella di Anzio era il consigliere comunale Angelo Mercuri.
A Falasche, la prima commemorazione, avvenuta alle 8:30 circa. Dopo un’introduzione e il saluto di benvenuto, il ricordo delle vittime da parte del colonnello Sid della Marina militare inglese: “Ricordiamo coloro che furono feriti in combattimento, che persero la vita negli attacchi aerei, o nelle loro case, che caddero in battaglia, o che sono seppelliti in mare o nell’angolo di un campo in un paese straniero. Ricordiamo coloro che erano i nostri nemici, le cui case e i cui cuori sono in lutto come i nostri, e i cui morti giacciono anche loro in una tomba di rimembranza perenne. Ricordiamo coloro che conoscevamo ed amavamo e che hanno un posto per sempre nei nostri cuori”. In seguito alla fine della rimembranza, le autorità hanno deposto le corone di rito e il trombettiere ha suonato il “silenzio”. Poi la sveglia per la seguente lettura: “In onore di coloro che hanno perso la vita per noi, proviamo di essere uomini e donne migliori, lavoriamo per la pace e la giustizia, dimostriamo tolleranza ed apertura verso chi ha modi e tradizioni diversi dai nostri e impegniamoci per la riconciliazione tra persone di razza, colore e fede diversi, allo scopo di rendere il nostro mondo un posto migliore per noi, per i nostri figli e per i figli dei nostri figli”. In conclusione, le preghiere e la benedizione del Cappellano militare sempre presente alle cerimonie. Presso il Cimitero civile di Santa Teresa, la cerimonia ha avuto luogo alle 9. “Oggi ricordiamo coloro che sono vissuti e sono deceduti al servizio degli altri, ricordiamo il loro coraggio, la loro dedizione al dovere e il loro sacrificio. Ricordiamo coloro che portano ancora le cicatrici della guerra, che hanno perso la vista o gli arti o il senno, che hanno perso la loro fede e la loro speranza per l’umanità. Li ricordiamo tutti quanti con orgoglio e gratitudine perché loro hanno reso la nostra vita comune sicura e hanno creato per noi la pace e la libertà che noi godiamo nonché l’opportunità di creare una società migliore per le generazioni a venire” queste le parole del colonnello. Dopo la deposizione delle corone e il silenzio, l’esortazione al ricordo: “Loro non si invecchieranno come invece noi che rimaniamo e invecchiamo. L’età non li segnerà né saranno condannati dal passare degli anni. Al calare del sole e all’alba, noi li ricorderemo. Noi li ricorderemo”. Sul finire, anche qui le preghiere e la benedizione del parroco. È importante sottolineare come, anche in un momento delicato di emergenza sanitaria, con il dovuto rispetto del Dpcm del 14 gennaio e delle relative misure anti-covid, l’amministrazione comunale di Anzio e quella di Nettuno abbiano voluto organizzare la manifestazione in piazza in onore dei Caduti dell’Operazione Shingle, coinvolgendo anche studenti di medie e superiori per la realizzazione di video allo scopo di ricordare la giornata dello sbarco angloamericano. Un momento storico che resta indimenticabile per i nostri territorio e a cui il Comune di Anzio ha dedicato una serie di eventi che hanno fatto dimenticare le limitazioni imposte dal covid. Nelle cerimonie in piazza ad Anzio e a Nettuno, oltre ai vertici militari e delle forze di Polizia, presente anche il Sindaco di Anzio Candido De Angelis.