Sono diciannove i concessionari demaniali interessati dalle Ordinanze di interdizione dei tratti di arenile, firmate dal Sindaco di Anzio Candido De Angelis, a tutela della pubblica incolumità, lungo il tratto di costa compreso tra le Grotte di Nerone e Tor Caldara. Gli atti del Comune di Anzio sono stati emessi anche su sollecitazione dell’Agenzia del Demanio e della Regione Lazio che ha ravvisato una serie di situazioni di grave rischio dopo i crolli delle scorse settimane. Questo è quanto si apprende in un comunicato.
“In tutto, tra spiagge libere ed in concessione – spiega il Sindaco De Angelis – le Ordinanze, al momento, riguardano complessivamente circa il 50% della costa anziate. Si tratta di interdizioni, totali o parziali, limitatamente ai tratti di arenile posti a confine delle aree soggette a rischio idrogeologico, come disposto dal Pai (Piano Assetto Idrogeologico). I concessionari, in vista della prossima stagione estiva, avranno novanta giorni di tempo per certificare, tramite una relazione tecnica, la sussistenza del reale stato di pericolo, insieme agli accorgimenti da varare per la messa in sicurezza dei tratti interessati”.
Nei prossimi mesi gli stabilimenti balneari potranno eventualmente riaprire nel rispetto di quanto stabilito nelle perizie e nelle varie relazioni, che dovranno essere inviate al Comune di Anzio, per la modifica o la revoca delle Ordinanze.
“Non c’è più tempo da attendere. Auspichiamo che, a breve, ultimate le procedure di gara – conclude De Angelis – riprenderanno i lavori regionali, finanziati con oltre tre milioni di euro dal Ministero dell’Ambiente, per il ripascimento duro, con la realizzazione dei pennelli antierosione, nel tratto di costa compreso tra la Villa di Nerone e Cincinnato”.