di Laura Petrarca
Il 18 novembre 2020 Alternativa per Anzio protocollava al Comune neroniano l’osservazione al Piano Triennale delle Opere Pubbliche riguardante la ripiantumazione delle alberature stradali lungo viale di Valle Schioia. Le procedure erano propedeutiche ad una riqualificazione complessiva di Lavinio, nel solco delle proposte progettuali presentate e discusse in diversi eventi pubblici. L’osservazione era stata sottoscritta da circa 700 cittadini di Anzio.
Nell’ultimo Consiglio comunale, durante la discussione sul Piano Triennale, l’Assessore ai Lavori Pubblici, Danilo Fontana, aveva detto tuttavia di non aver ricevuto nulla. L’Associazione, in quanto forza politica di opposizione, ha ritenuto questa una mancanza di rispetto, anche verso i cittadini che si sono incontrati pur nelle difficoltà della pandemia, verso chi vive e lavora nel quartiere e verso i giovani professionisti che hanno lavorato gratuitamente al “progetto Lavinio” per confrontare idee e proposte, impegnandosi altresì nella raccolta delle firme.
Interpellato dal consigliere dell’Associazione, Luca Brignone, l’Assessore Fontana ha sostenuto che la ripiantumazione delle alberature è prevista nei lavori di rifacimento di Viale di Valle Schioia e che il Piano stanzia 300.000 euro. Qualcosa non torna, secondo gli esponenti di Apa, perché in passato con le stesse risorse si era intervenuti nel rifacimento del manto stradale del primo e secondo tratto, senza tuttavia effettuare interventi di ripiantumazione. Il rifacimento dei marciapiedi venne interrotto all’altezza di via Silvio Pellico per insufficienza delle risorse.
“Continueremo a monitorare la situazione affinché questa volta le cose vadano diversamente e si possa finalmente aggiungere agli interventi previsti un po’ di verde, bellezza, qualità della vita nei nostri quartieri” affermano dall’Associazione. Continueremo ad immaginare per la riqualificazione tutt’altro processo – proseguono da Apa – che passi per un reale confronto con cittadini, associazioni e comitati, ascoltando il grido di aiuto e la voglia di partecipare delle periferie. Continueremo a percorrere questa strada e torneremo in piazza per aggiornare la cittadinanza su queste inverosimili ‘sviste di palazzo’ non appena possibile”.