di Ilaria Pirri
E’ in rete l’ultimo singolo del talentoso cantante di Anzio Fernando Cozzolino, in arte daNno, “E’ troppo bello”.
In Rete, dal 25 dicembre, il video ufficiale del nuovo singolo di Fernando Cozzolino, in arte (daNno), dal titolo: “E’ troppo bello”. Questo è solo l’ultimo dei diversi lavori del giovane artista. Il talentuoso cantante di Anzio, nato nel 1990, ha partecipato alle selezioni di XFactor 2012 arrivando fino alla fase finale dei casting del noto format televisivo. Un programma che ha significato solo l’inizio della sua carriera artistica. Infatti, Cozzolino ha rappresentato l’Italia al Festival della Musica Italiana in Egitto e ha partecipato a numerosi eventi in Italia e all’estero.
Fernando ha risposto ad alcune domande del nostro giornale.
Quando hai scoperto la passione per la musica? E’ qualcosa che ti porti dietro fin da bambino?
Assolutamente si la passione per la musica, direi l’arte in generale sotto tante sfumature, è una cosa che mi accompagna sin da piccolo. Ricordo ancora e sorrido al pensiero di me, quando preparavo intere esibizioni, performance complete, all’interno della mia cameretta, poi scappavo in salotto spostando i mobili creando lo spazio adatto come fosse il mio palco. Cantavo e ballavo sulle note di Anastacia, il mio pubblico ovviamente era, in quel caso, la mia famiglia.
C’è un artista a cui ti ispiri?
Generalmente io mi innamoro dei pezzi piuttosto che degli artisti in particolare, ecco perché, seppur tendente al pop sono abbastanza camaleontico nello stile e nella scelta dei brani passando dalla musica straniera a quella italiana a quella più moderna piuttosto che a qualche pezzo di cantautorato storico.
“Vivere è insopportabile, ma è troppo bello”. Una frase ripetuta molto spesso all’interno della tua canzone. Potresti spiegare questa apparente contraddizione?
Certo. Questa frase significa essenzialmente una cosa: al di là di tutte le sofferenze, del male, dei giudizi e dei pregiudizi che ognuno di noi può subire nella propria vita, dobbiamo assolutamente viverla. Non dobbiamo farci incatenare da quelle che sono le difficoltà, in senso lato, di questo mondo. Non dobbiamo stare fermi. Dobbiamo correre e inseguire la ricerca della propria felicità che sembra sfuggire continuamente.
All’interno di una precedente intervista, hai dichiarato di voler formare un gruppo musicale. Vedi ancora questo nel tuo futuro?
È un sogno che porto da sempre che, per un periodo della mia carriera artistica, ho anche vissuto essendo parte di un gruppo vocale di 5 ragazzi .. amo il mondo delle armonie, degli incastri di voce e dello scambio di energie che si crea quando si canta assieme. Non a caso i pentatonix sono uno dei miei gruppi preferiti vocali … attualmente però il mio percorso è da solista e mi va bene così, poi chi può dirlo.
Quale è il messaggio che vuoi trasmettere con questa canzone?
Il messaggio che voglio trasmettere è quello che dicevo prima: tutti noi abbiamo difficoltà nella vita, abbiamo momenti no, giornate no, abbiamo momenti bui ed è difficile trovare la luce per uscirne fuori. Ognuno in sfumature diverse, per cause differenti, ha dei momenti bui. Io ne ho avuti parecchi e continuo ad averne. Questo però non può fermarmi, anzi voglio dare un messaggio di speranza e di coraggio a tutte quelle anime tormentate che, un po’ come me, alle volte si sentono sole e credono di non potercela fare. NOI CE LA FACCIAMO.
Il tuo nome d’arte è molto particolare (daNno). Perché lo hai scelto?
“Danno” è in realtà l’anagramma di “Nando”, diminutivo del mio nome. Mi è stato affibbiato una sera da un’amica mentre cercavamo un nome d’arte per poi iniziare un progetto artistico, partito poi in seguito. Fernando Cozzolino faceva troppo impiegato della posta , troppo normale per i miei gusti e allora welcome DANNO!
Sei originario di Anzio. Pensi che il fatto di non essere nato in una metropoli abbia influito sul tuo percorso artistico?
Anzio è la mia città natale e da quando non abito più lì, ogni volta che ne faccio rientro l’apprezzo molto di più rispetto a quando ci vivevo , certo è che effettivamente mi è sempre stata un po’ troppo stretta. Non so se abbia influito sul mio percorso artistico, forse si, ma in senso positivo del termine, visto che ho sempre sognato in grande e farlo in una cittadina più piccola forse mi ha dato la spinta per provarci. Mi piacerebbe un giorno fare un concerto nella mia città.
Hai qualche progetto particolare per il futuro?
Progetto particolare: quello di “spaccare”, di fare sempre meglio, di concretizzare un lavoro duro personale e artistico che è iniziato da diversi anni , fatto di gavetta, di soddisfazioni e di porte in faccia.
Cosa sogni per il tuo futuro artistico?
Sono contento per ogni singolo messaggio ricevuto, ogni lacrima spesa per me e per il mio singolo uscito da poco, “E’ troppo bello”, già queste per me sono immense vittorie. Vorrei arrivare a far conoscere il mio modo di vivere l’ arte a quante più persone possibili, “nutrirmi” di essa e basta. Poi piaccio o meno di questo non mi interessa. I dissensi costruttivi vanno bene tanto quanto i consensi, certo se riesco ad emozionare tanto quanto mi emoziono io mentre canto sono contentissimo.
Ilaria Pirri