Cari soci, amici e concittadini, riavvolgiamo un attimo il nastro della storia e torniamo indietro di circa 2020 anni, sempre che sia questa la data precisa. Una famiglia, composta da un uomo, considerato già di una certa età, e una giovanissima donna che, per rispettare una legge dello stato in cui vivono, sono costretti a spostarsi dalla loro residenza e recarsi a Betlemme. La donna aspetta un bimbo ed è di una radiosità indescrivibile e piena di grazia. Un bimbo impaziente di venire al mondo, deve redimere gli uomini dal peccato. Il marito della donna è impegnato alla ricerca di un ricovero per quella nottata particolarmente buia e fredda.
Nessun sfarzo quella notte e nessuna riunione conviviale. Ad assistere al sacro evento solo un umile asino e un mansueto bue; unici testimoni i pastori, praticamente gli ultimi nella scala sociale dell’epoca.
Era mezzanotte? Le ventidue? Prima o dopo? Non lo sappiamo, di certo era buio e la luce la portò Gesù Bambino, venuto al mondo appunto per illuminarci e indicare la via per la redenzione dal peccato. L’unico che dobbiamo festeggiare e celebrare. E’ a questa profondità di aspetti che dobbiamo tendere e di certo quest’anno il Coronavirus, nell’isolamento a cui ci costringe, potrà esserci di aiuto a riesaminare la nostra fede, i nostri affetti e la nostra coerenza del vivere quotidiano.
Un grande sostegno a queste nostre riflessioni le potremo trovare in ”Fratelli tutti”, la Lettera enciclica sulla fraternità e l’amicizia sociale di Papa Francesco. La lettura di questa Enciclica, non potrà che essere un arricchimento per tutti, credenti e no. Una lettura che ci permetterà di riscoprire e rivalutare il valore di questa potente parola evangelica che è la fraternità. Per il Santo Padre la fratellanza non è solamente un’emozione, un sentimento o un’idea, ma è soprattutto un dato di fatto che ci deve spingere all’azione. La fratellanza non brucia il tempo, né acceca gli occhi. La fratellanza è ciò che consente agli eguali di essere persone diverse. La fratellanza rinnova il tempo della politica, della mediazione, dell’incontro, della costruzione della società civile e della cura. Per Papa Francesco il vero valore non è essere militanti o apostati, ma fratelli tutti. Il Circolo delle Acli di Anzio augura in questa solenne festività di non sentirsi orfani della messa di mezzanotte o del cenone con pochi commensali ma, al contrario, di approfittare di questo tempo di isolamento forzato, consapevoli che il vero e unico festeggiato è Gesù il Salvatore e solo a LUI dobbiamo rivolgere tutte le nostre attenzioni.
Buon Natale!
Circolo delle ACLI di ANZIO
Gli auguri di Natale delle Acli di Anzio che ricordano la nascita di Gesù
Cari soci, amici e concittadini, riavvolgiamo un attimo il nastro della storia e torniamo indietro di circa 2020 anni, sempre che sia questa la data precisa.