Non è semplice raccontare il fine settimana appena trascorso ad Anzio e Nettuno. In un altro periodo storico avremmo parlato del trionfo della destagionalizzazione del turismo, ieri, 13 dicembre, nelle due cittadine del litorale sembrava agosto, sia per il numero di presenze che per il traffico, ma l’analisi della situazione è per forza di cose ambivalente. La cosa buona, in un periodo di crisi economica come quello attuale, è che i romani e le persone che hanno deciso di passare qui due pomeriggi dai castelli, ma anche dal sud Pontino, hanno affollato bar, ristoranti e hanno anche fatto shopping. Davvero difficile ieri vedere qualcuno senza un pacchetto, un dolce, un pensierino. Le due città, per una volta vestite a festa in maniera davvero sorprendente e bellissima, hanno conquistato tutti i presenti con la loro atmosfera festosa. Molti, divieti permettendo, torneranno anche nei prossimi fine settimana. “Quest’anno – ha detto già di qualche commerciante – se non si doveva chiudere alle 18 sarebbe stata una stagione da sogno. In queste giornate ci troviamo a dover mandare via la gente che ci chiede un aperitivo alle 17,45 perché spesso la Polizia locale e le forze dell’ordine sono per strada e non si può sforare neanche un minuto”.
Meno bene il traffico completamente paralizzato sia ad Anzio che a Nettuno. Le due città sono abituate agli ‘arrembaggi’ soprattutto dalla Capitale, ma ieri dalle 16,30 spostarsi tra le due città poteva richiedere oltre un’ora. Anzio sulle vie di accesso al porto era in stallo, Nettuno al centro una paralisi. Pessimo anche il comportamento di molti genitori vicino alle luminarie. Nessun rispetto del distanziamento, nessun rispetto delle indicazioni presenti su ogni installazione. A Nettuno sulla locomotiva alle Sirene tra bambini e adulti sono salite fino ad otto persone di fronte ad un cartello che indicava 2 come numero massimo. Lo stesso sulla slitta con le renne. Ad Anzio nella casa di babbo Natale e in piazza la densità di bambini e cittadini era irragionevole. In molti si chiedono chi doveva controllare, ma fermare la folla è un’impresa difficile. Ad Anzio il comando di polizia locale paga la presenza costante sul territorio con una decimazione del personale contagiato dal coronavirus, a Nettuno lo stesso. La polizia locale, sempre presente, ha cercato anche su segnalazione di cittadini che hanno assistito, di far rispettare le regole e il distanziamento ma le presenze erano davvero eccessive e agire non è stato semplice. A mancare, come sempre, l’educazione e il buon senso di alcuni, anche di molti genitori, che hanno messo a rischio sé stessi e i figli, per fare una foto di Natale. La maggior parte però, è bene dire anche questo, pur con la voglia di stare in giro, ha avuto un comportamento responsabile. mascherina, distanza, uso del gel e la voglia di tornare a casa senza aver contratto un virus che, lo ricordiamo, può essere letale e a Nettuno ha fatto già 25 vittime.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.