“I nettunesi devono sapere. Questa amministrazione sta dando prova di una gestione assurda della nostra città. Durante il primo lockdown all’arrivo dei primi ristori per le famiglie in necessità da parte del Governo e della Regione, i nostri Consiglieri di opposizione, mettendo da parte ogni tipo di discussione, si sono adoperati per trovare le modalità più opportune e a costo zero per attivare delle carte prepagate. In quell’occasione dopo un incontro con la BCC, che ringraziamo incessantemente per la disponibilità dimostrata ora come allora, proposero alla maggioranza di predisporre tale servizio con la sopracitata banca perché a costo zero per la città. In quella circostanza il sindaco Ingegner Alessandro Coppola e i suoi “Yes-men” rifiutarono l’offerta. Veniamo ai nostri giorni: nell’ultima giunta esecutiva la stessa maggioranza firmava una delibera che prevedeva lo stesso servizio (ovviamente con un’altra banca) al costo di €28.000 per la città. Grazie alle dichiarazioni del nostro consigliere Roberto Alicandri, che denunciavano il possibile ricorso alla Corte dei Conti, la tessa delibera veniva annullata pochi giorni dopo averla firmata perché inefficiente ma soprattutto improponibile. Ancora non contenti, l’assessora Noce utilizza la stampa per dichiarare che lei e tutta la maggioranza sono dalla parte dei cittadini e che l’opposizione non dava il tempo ai dipendenti di svolgere con correttezza il loro lavoro. A questo punto ci domandiamo: “Perché allora annullare una delibera di giunta?”. I fatti dimostrano che sono dei burattini che mentono sapendo di mentire. Chiediamo le dimissioni immediate dell’assessora Noce perché la pazienza ha un limite e soprattutto perché la nostra città non merita un tale trattamento”. Lo scrivono in una nota stampa il Segretario regionale PD Bruno Astorre, il Segretario Provinciale PD Rocco Maugliani e il Segretaria PD Nettuno Carla Giardiello.
Il Pd di Nettuno ancora contro la Noce:”Chiediamo le dimissioni”
"I nettunesi devono sapere. Questa amministrazione sta dando prova di una gestione assurda della nostra città. Durante il primo lockdown all’arrivo dei primi ristori