Il question time dell’opposizione a Nettuno sul manufatto che sorge vicino al Santuario di Nostra Signora delle Grazie non finisce meglio di quello sulla disabilità. Nel consiglio comunale virtuale, in cui è davvero difficile ascoltarsi e intervenire, a leggere il documento è il consigliere Daniele Mancini. Mancini ricorda alla maggioranza le parole utilizzate nel documento di programmazione, in cui si parla di completamento della struttura e della volontà di intervento dell’Amministrazione. Mancini sottolinea tra l’altro, “la stranezza” delle diciture notata non solo per i consiglieri di opposizione ma anche da altri che hanno letto il documento, Mancini si dilunga sui tecnicismi del Dpdr e di nuovo viene invitato dal presidente Barraco a finire il suo intervento. mancini polemico sottolinea che aveva ancora cose da dire ma che “evidentemente la maggioranza non ritiene la questione di interesse” e va a chiudere il suo intervento. A rispondere il Sindaco Alessandro Coppola, che a testimonianza del clima teso tra le parti replica subito ironico. “Ringrazio Mancini per la lezione di Urbanistica e per i chiarimenti sul Dpdr che suo non conoscevo affatto, ma voglio rassicurare Mancini che il vincolo di inedificabilità previsto dalle norme riguarda il completamento della volumetria esistente non altro e non di più. Siccome questa cosa ha avuto una eco notevole ho preparato una risposta da pubblicare che leggo qui. “Ho sempre accettato le critiche alla mia amministrazione ed alla mia persona che provengono da alcuni esponenti dell’opposizione, anche quando le stesse sono risultate ingiuste e prive di fondamento, replicando, piuttosto che con le parole, con i fatti. Tuttavia non si può tacere quando si cerca di insinuare dubbi e sospetti su un presunto interesse della mia persona rispetto a interventi urbanistici e edilizi da attuare nell’ambito del territorio. In merito voglio soltanto ricordare che dal momento che ho assunto la carica di Sindaco della Città di Nettuno ho rinunciato alla mia intensa attività professionale ed a qualsiasi interesse immobiliare e, appare superfluo ricordarlo, con grande sacrificio per me e la mia famiglia, riversando, nello svolgimento del mio mandato da primo cittadino, tutto l’immenso amore che provo per la mia città. L’intervento di bonifica e completamento afferente la struttura in calcestruzzo armato costruita in adiacenza al Santuario di N.S. delle Grazie e Santa Maria Goretti, “congelata” da vent’anni, rappresenta certamente un interesse per l’Amministrazione, analogamente alla struttura del cosiddetto “ecomostro” esistente nell’ambito del comprensorio della Marina di Nettuno, così come ogni altra costruzione in stato di abbandono e degrado che deturpa il nostro territorio.
Pertanto, come già indicato nelle linee programmatiche all’inizio della legislatura si ribadisce che ogni iniziativa finalizzata a rimuovere configurazioni in stato di degrado esistenti nel territorio “potrà e dovrà essere sostenuta da questa Amministrazione”. E’ doveroso precisare, inoltre, in relazione alla struttura di cui trattasi, che è volontà di questa Amministrazione mettere in campo tutte le procedure per la sua eventuale acquisizione al patrimonio comunale, nell’ambito del procedimento in capo al Tribunale di Roma – Sezione Misure di Prevenzione ed in riferimento allo specifico decreto emesso per la “ richiesta di confisca previo sequestro di beni mobili e immobili”, analogamente a quanto già in corso di attuazione riguardo i beni confiscati a seguito dell’operazione “Domus Aurea” condotta dalla Guardia di Finanza di Nettuno. Alla luce di quanto sopra si vuole stigmatizzare la vergognosa strumentalizzazione della vicenda ai soli fini di una ignobile propaganda politica e di un deprecabile desiderio di visibilità che passa attraverso un’operazione rivolta ad infangare l’immagine dell’Amministrazione e mia personale. Ribadisco, infine, la disponibilità ad ascoltare ogni critica al mio operato, a farne tesoro laddove le stesse siano costruttive e contribuiscano al bene della Città, respingendo fermamente le falsità e le aride azioni propagandistiche”. Il documento è stato pubblicato integralmente sulla pagina social del Sindaco di Nettuno.
Mancini, al termine dell’intervento del Sindaco ha ribattuto che della risposta “non è soddisfatto per nulla” e con la solita eleganza fa riferimento alla comunicazione del Sindaco che ritiene attribuire alla stampa, una convinzione radicata nel consigliere che tuttavia sbaglia ancora. Infine Mancini ha ribattuto di non aver mai criticato la persona del Sindaco o la sua storia professionale. “Non solo noi – aggiunge – ma tutti saltano dalla sedia se leggono le parole utilizzate sul documento di programmazione. Non parla di bonifica o di affrontare il problema del degrado della bonifica. Ha inserito nel programma Amministrativo il completamento di una struttura che va demolita”. Infine Mancini, parla delle “illazioni piccate del Sindaco” e di nuovo viene invitato a concludere. Mancini ribatte: “Il Sindaco e gli assessori hanno parlato 8 minuti e il Sindaco dice cose gravissime, al limite della diffamazione sulle attività politiche di verità condotte sul territorio…” Dichiarazioni interrotte dal consigliere Esposito che ha attaccato sia Mancini che il presidente dell’assise. Infine Mancini ha concluso: Non ho mai detto nulla contro di Lei Sindaco anche se ha fatto false dichiarazioni in consiglio comunale, riguardo il cimitero comunale, non era tutto in regola Sindaco”.