Home Cronaca Esenzioni impossibili al Barberini di Nettuno, l’odissea di una cittadina

Esenzioni impossibili al Barberini di Nettuno, l’odissea di una cittadina

Tre giorni di trafila al Poliambulatorio Barberini di Nettuno per tentare di ottenere un'esenzione importante, per patologia, che le permetterebbe

Tre giorni di trafila al Poliambulatorio Barberini di Nettuno per tentare di ottenere un’esenzione importante, per patologia, che le permetterebbe di non pagare il ticket per gli esami a cui deve essere sottoposta con urgenza, sono finiti con un nulla di fatto. Due viaggi, infinite telefonate e zero esenzioni sono il risultato di tre giorni di inferno. A raccontarci la sua odissea, di persona che ha un problema serio di salute e l’esigenza di sbrigare una pratica burocratica, ce la racconta una cittadina di Anzio.
“Ho la necessità di ottenere l’esenzione – ci spiega – e mi sono recata il primo dicembre al Barberini. la signora sulla porta non mi ha fatto entrare e mi ha detto che i terminali non funzionavano. Io sono andata sul posto, con la pioggia e con grand fatica a causa della mia patologia, ed ho chiesto un numero di telefono per cercare di prendere un appuntamento telefonico e tornare a colpo si curo. Mi hanno dato un numero, lo 0693276522. Ho iniziato a chiamare nella mattinata di ieri ma ha squillato libero e avuto per tre ore. Non ho mai ricevuto risposta. Quindi, sempre con molta difficoltà, sono tornata di nuovo presso il Barberini. Sempre la stessa donna non mi ha fatto entrare, mi ha detto che i terminali non funzionavano. Ieri sono dovuta andare a fare delle viste che ho pagato, perché al Barberini il personale non è stato ingrato di svolgere il proprio lavoro al servizio dei cittadini. Questa mattina ho continuato a chiamare per prendere appuntamento per ottenere l’esenzione e al telefono non risponde nessuno. Io voglio sapere cosa deve fare un cittadino per ottenere le esenzioni a cui ha diritto, senza doversi continuamente sottoporre a sacrifici e veri e propri viaggi che sono difficoltosi per chi sta male. La Asl in questo momento non sembra in grado di fornire i servizi minimi essenziali a persone che sono in una situazione di sofferenza. Quello che chiedo è chiarezza sui servizi e sui tempi e magari che i terminali di un ente come la Asl funzionino con regolarità e non che sia rotti due giorni su due”.