Home Cronaca Pontina caotica e pericolosa l’Ugl torna a chiedere interventi urgenti

Pontina caotica e pericolosa l’Ugl torna a chiedere interventi urgenti

Una Regione spezzata in due, migliaia di lavoratori non in grado di raggiungere i propri posti di lavoro, aziende danneggiate e, purtroppo, ancora un morto.

Il traffico bloccato sulla Pontina

Una Regione spezzata in due, migliaia di lavoratori non in grado di raggiungere i propri posti di lavoro, aziende danneggiate e, purtroppo, ancora un morto. Questa la fotografia di quanto accaduto nell’ennesima giornata infernale della Pontina, per ore bloccata a causa di un incidente stradale costato la vita ad un uomo di 43 anni, scattata dal segretario regionale dell’UGL Lazio Armando Valiani che da anni chiede interventi seri ed urgenti su una delle infrastrutture più importanti dell’intero territorio laziale: “Purtroppo – spiega Valiani – ci troviamo ancora una volta costretti a commentare un fatto di cronaca difficile da digerire e tutte le conseguenze che sono sopraggiunte. La nostra battaglia va avanti e chiediamo che Regione Lazio e Governo intervengano immediatamente per apportare le misure necessarie affinché la Pontina possa finalmente avere una veste più sicura, garantendo la sicurezza e allo stesso tempo la certezza che chi si mette in viaggio per raggiungere la Capitale possa arrivare sul posto di lavoro o studio senza più dover affrontare vere e proprie odissee. Con le difficoltà dovute all’emergenza Covid ed il disagio di dover prendere i mezzi pubblici, in migliaia hanno ripreso ad utilizzare le automobili e ciò ha amplificato l’inadeguatezza dell’arteria”. Come già evidenziato in un precedente dossier da parte dell’UGL Lazio, dunque, la Pontina si conferma una delle strade più pericolose d’Italia: “Lo scorso anno – sottolinea il Segretario Valiani – abbiamo presentato un nostro studio che parlava di 768 incidenti negli ultimi tre anni che con 25 morti e 1343 feriti. A distanza di un anno e mezzo i numeri si sono fatti ancor più drammatici, ecco perché non c’è più tempo, ecco perché chiediamo a Governo e Regione Lazio di intervenire con estrema urgenza”.