“È trascorsa esattamente una settimana da quando ho “sfidato” l’assessora Noce ad un confronto pubblico, ma come purtroppo immaginavo la signora Maddalena si è mimetizzata tra le mura del comune ed è sfuggita al confronto a gambe levate.
Questo suo atteggiamento dovrebbe da solo far capire ai nostri concittadini da che parte sta la verità circa i numeri del bilancio comunale riguardo ai disabili eppure una chiosa filosofica la voglio proprio fare…
L’intelligenza non teme il confronto, lo spera.
Per non fare un torto alla signora Noce stavolta non cito i titoli di studio che nel dibattito tanto le sono stati indigesti ma la filosofia, nonostante io seguiti a considerarli essenziali in certi settori.
Comunque stia certa l’assessora Noce che non servirà cercare di sminuire la mia professionalità o la mia esperienza nei settori bilancio e servizi sociali per farmi stare zitto, perché non ho intenzione di fermarmi davanti a niente e nessuno ed anzi rilancio ancora una volta la proposta di dibattito pubblico.
Difatti come si fa a non essere d’accordo con quanto diceva il grandissimo economista Federico Caffè: “non possiamo più accettare che al posto degli uomini vengano messi dei numeri e al posto della compassione nei confronti delle sofferenze umane rimanga solo l’assillo dei riequilibri contabili.”
In questa settimana ho difatti chiesto tutta una serie di dati alla dirigente Camarda, mediante accesso agli atti urgente, per poter presentare tutta una serie di progetti coi fantomatici soldi che la Noce ed altri consiglieri sbandierano sguaiatamente. Purtroppo però la dirigente Camarda, non me li ha ancora forniti, ma dato che considero quanto richiesto necessario per svolgere in scienza e coscienza il mio ruolo, sono costretto a valutare come tutelare il mio ruolo di consigliere comunale di fronte alla giustizia, cosa che non mi è usuale.
In conclusione, anticipo che non appena avrò questi dati protocollerò alcune proposte urgenti di intervento:
– l’assistenza alla comunicazione a casa per i minori più fragili che non possono andare a scuola,
– la copertura oraria totale di assistenza richiesta dai P.E.I. come sancito dalla corte di cassazione,
– la creazione di un centro diurno comunale per disabili in età post scolastica,
– la compartecipazione economica del comune nelle spese per presidi sanitari necessari (ad es. pannoloni) a seguito della recente diminuzione delle forniture.
Questi sono ovviamente solo pochi esempi di un piano molto più ampio ed organico che sto elaborando da sottoporre ai parolai senza vergogna dell’amministrazione Coppola.
Infine, decidendo di non rispondere né al comunicato tristemente politichese e cerchiobottista dei cinquestelle né a quello della Alessandrini, perché come dicevano i latini “de minimis non curat praetor”, termino con la frase che Socrate disse al suo discepolo prima di accomiatarsi… “debbo un gallo ad Asclepio, non dimenticare di pagare il debito.” Beh io il debito morale, etico ed umano nei confronti dei miei concittadini più fragili e delle loro famiglie ho intenzione di pagarlo e nessuno potrà impedirmelo”. Così in una nota stampa il consigliere del Pd di Nettuno Roberto Alicandri.