“Sarebbe dovuto essere il bilancio della reale vicinanza delle istituzioni ai bisogni impellenti della cittadinanza. Un bilancio partecipato, costruito giorno dopo giorno con famiglie e categorie colpite dall’emergenza sociale ed economica a causa della pandemia ancora in corso. “Uniti ce la facciamo” è stato il loro slogan per mesi. Allora ci siamo adoperati sin da marzo, in buona fede, come forze politiche responsabili con azioni, attività, proposte e suggerimenti amministrativi.
La realtà è stata un’altra: Coppola e i suoi hanno giocato sporco sulla pelle dei cittadini di Nettuno. Hanno preso in giro tutti.
I numeri portarti in Consiglio dalla maggioranza solo alla fine novembre (dopo la diffida della Prefettura) e ricordiamoci che era il previsionale 2020, li hanno smascherati a tal punto di non ammettere nessuna discussione di merito in aula. Hanno la coscienza sporca, e ne sono coscienti: nessun euro messo sull’emergenza dal bilancio comunale al netto degli aiuti di Stato e Regione.
Una scelta politica ben precisa e colpevole quella di arrivare a fine anno con un esercizio ordinario e provvisorio, senza alcun provvedimento straordinario a favore dei cittadini che soffrono per un’emergenza straordinaria.
D’altronde l’emergenza la invocano quando devono dare risposte sulla mancanza di programmazione e pianificazione economica, avendo avuto un anno di tempo, ma poi fanno finta non sia mai accaduto nulla e fanno apparire come per magia milioni di euro sperperati per consulenze, incarichi, nomine, contributi, app, progetti e servizi pagati e mai partiti, assunzioni, staff personali e chi più ne ha più ne arraffi…
L’emergenza e le necessità urgenti di molti ci sono state, ci sono e purtroppo ci saranno, ma solo per le famiglie nettunesi le categorie produttive del nostro territorio colpite dalla pandemia, non ci sono state e non ci sono per la bassa e infima “politica“ della maggioranza Coppola che ha anteposto la sua fame di consenso elettorale, la carità pelosa e il fumo negli occhi, alle reali esigenze e ai bisogni vitali dei cittadini.
Noi abbiamo la nostra etica pubblica, la nostra morale personale, il nostro senso dello Stato e delle istituzioni. Ebbene siamo distanti anni luce da questo modo di amministrare le risorse pubbliche anzi siamo addirittura agli antipodi di questa “classe politica” che guarda solo a se stessa, ai suoi interessi e a quelli dei suoi amici, anziché al bene della collettività’ e delle persone più fragili”. Così in una durissima nota stampa i consiglieri comunali di opposizione Roberto Alicandri, Marco Federici, Waldemaro Marchiafava, Antonio Taurelli, Daniele Mancini e Simona Sanetti.