Vi riproponiamo integralmente il bel ritratto che Amica, il settimanale edito dal Corriere delle sera, propone sulle sue pagine virtuali, dello Stilista di Nettuno e Direttore creativo della Maison Valentino Pierpaolo Piccioli, cittadino onorario del Comune del Tridente. L’articolo è a firma di Maria Gabriella Bensa.
PIERPAOLO PICCIOLI
Pierpaolo Piccioli nasce a Nettuno nel 1967, un paese alle porte di Roma, dove vive ancora oggi con la moglie Simona e i tre figli, Benedetta, Pietro e Stella. Da ragazzo voleva fare il regista, ma presto rimase incantato dalle immagini sulle riviste che giravano per casa, firmate Richard Avedon e Deborah Turbeville in primis. Decide che quella è la sua strada. Si iscrive prima all’Università di Lettere e successivamente allo IED, l’Istituto Europeo di Design di Roma. Inizia a lavorare per Brunello Cucinelli, una piccola azienda (a quei tempi) di maglieria in cashmere. Da Cucinelli Piccioli muove i primi passi nel mondo della moda. Ha l’opportunità di vedere tutte le lavorazioni, di avere un quadro generale del lavoro. Formativi i viaggi a Parigi per scegliere i tessuti, gli allestimenti delle presentazioni, la campagna pubblicitaria.
Dopo il diploma nel 1990, Piccioli inizia a lavorare da Fendi nel reparto accessori. Lì incontra Maria Grazia Chiuri, con cui condividerà la carriera per 26 anni. Rimarranno entrambi da Fendi per 8 anni, occupandosi a lanciare alcuni tra i best-seller del marchio, come la borsa Baguette. Formativa l’esperienza da Fendi per il continuo e stretto contatto con gli artigiani. Piccioli apprende il savoir-faire dell’alta artigianalità italiana, esperienza fondamentale per la sua carriera di stilista.
VALENTINO
Valentino Garavani si accorge di Piccioli e della Chiuri e li chiama a sviluppare la divisione degli accessori della griffe. Lavorano fianco a fianco per dieci anni con lo stilista, contribuendo al successo del marchio e attualizzando il mondo degli accessori. Loro il merito di aver creato Rockstud: accessori dalle linee bon ton resi unici da piccole borchie. Un successo planetario.
Oggi la linea Rockstud festeggia i dieci anni e Pierpaolo Piccioli lancia la Valentino Garavani Rockstud X: una capsule collection realizzata da artisti coinvolti nella creazione di una nuova versione della Stud, la borchia, che caratterizza gli accessori. Il primo a cimentarsi su questo lavoro è il britannico Craig Green, 34 anni, vincitore dei Fashion Awards 2018 come designer inglese dell’anno di collezioni maschili.
Nel 2008 Valentino si ritira e assume la direzione creativa della griffe Alessandra Facchinetti. Dopo un anno la Facchinetti viene sostituita da Piccioli e la Chiuri, che vengono nominati co-direttori creativi. I due designer hanno lo stesso punto di vista, loro intento è quello di rappresentare una femminilità fuori dagli schemi.
In pochi anni, Valentino diventa un marchio di riferimento per il fashion system e un caso di successo internazionale.
DIRETTORE CREATIVO
Nel 2016, Maria Grazia Chiuri lascia Valentino e Pierpaolo Piccioli diventa il Direttore Creativo della Maison. Comincia un nuovo corso, un’ulteriore evoluzione per il marchio italiano. La prima sfilata di Pierpaolo Piccioli per Valentino senza Maria Grazia Chiuri segnerà un nuovo inizio. La primavera/estate 2017 mixa abilmente l’estetica rinascimentale con quella punk.
Il punto di partenza è il Trittico del Giardino delle delizie, un olio su tavola del pittore olandese Hieronymus Bosch. Piccioli ha chiesto alla stilista-artista inglese Zandra Rhodes, famosa esponente del movimento punk, di reinterpretarne i simboli. I pugnali dell’Inferno Musicale diventano così protagonisti di capi coloratissimi in georgette, seta e velluto. L’accessorio must è il Love Blade, un portarossetto a bandoliera con l’immagine di una pantera che Valentino creò nel 1967.
Sarà solo l’inizio, perché prendere spunto dalla letteratura, dall’arte e dal cinema diventerà una costante nelle collezioni di Piccioli.