Home Politica Fondo Disabili, i consiglieri M5s Nettuno: “Basta accanimento verbale”

Fondo Disabili, i consiglieri M5s Nettuno: “Basta accanimento verbale”

"Sulla questione del bilancio e del nostro emendamento bocciato abbiamo preferito attendere un momento prima di esprimerci. Abbiamo sempre detto

I consiglieri 5 stelle Mauro Rizzo e Luigi Carandente

“Sulla questione del bilancio e del nostro emendamento bocciato abbiamo preferito attendere un momento prima di esprimerci. Abbiamo sempre detto che politica è questione di scelte: fare delle scelte ed assumersi poi le responsabilità ad esse connesse.
Lo ribadiamo ancora una volta: noi avremmo votato il nostro emendamento, che non sottraeva risorse al capitolo sul trasporto per i disabili e successivamente, in votazione degli equilibri di bilancio, avremmo riversato nel fondo COVID tutte le risorse disponibili e non impegnate.
Sarebbe stata la scelta più logica, razionale e lungimirante. Avrebbe infatti dato possibilità di usufruire di tutte le risorse disponibili sul trasporto dei disabili per migliorare ed espandere il servizio con programmazione nei prossimi anni. È solo qui che sta la differenza: differenza di scelte, differenza di politica. Condanniamo con forza la scelta di questa Amministrazione di essere chiusa, pur di intestarsi i meriti, decidendo di approvare il proprio emendamento. Continueremo a dirlo in lungo ed in largo, ma riteniamo che i risultati si devono sempre discutere in un’ottica di miglioramento e di raggiungimento di obiettivi per il bene di Nettuno ed è nostro dovere prendere le distanze dall’accanimento verbale e dai toni ostili ai quali stiamo assistendo in questi giorni e da ogni tentativo di strumentalizzazione delle persone disabili. Abbiamo già diverse proposte da portare all’attenzione della commissione e siamo sicuri, dato il buon senso sul quale sono improntate, che porteranno a dei buoni risultati: è qui che ancora una volta è la nostra massima attenzione”. Così in una nota stampa i consiglieri Comunali di Nettuno M5S Mauro Rizzo e Luigi Carandente.