Home Cronaca Terrore al Barberini di Nettuno, personale aggredito da un tossico con l’Aids

Terrore al Barberini di Nettuno, personale aggredito da un tossico con l’Aids

Alle 17 circa ci sono stati 30 minuti di vero panico tra il personale dipendente del Poliambulatorio Barberini di Nettuno aggredito da un tossicodipendente

Alle 17 circa ci sono stati 30 minuti di vero panico tra il personale dipendente del Poliambulatorio Barberini di Nettuno aggredito da un tossicodipendente malato di Aids che ha chiesto un servizio ‘impossibile’.
L’uomo, un 35enne, si è dichiarato lui stesso tossicodipendente e ‘matto’ ed è entrato fuori orario chiedendo la ricetta per un farmaco. Nella struttura non era presente alcun medico che potesse fare la ricetta quindi l’uomo è andato su tutte le furie. Prima ha urlato e aggredito il portiere con due pugni al volto, poi ha colpito il muro all’ingresso con dei pugni, più e più volte, fino a ferirsi. Una volta visto il sangue ha fatto presente alle infermiere e al personale all’ingresso di essere positivo all’Aids. Quindi ha preso il materiale delle donne delle pulizie posizionato in un angolo, secchi, scopettone e detersivi e lo ha lanciato contro una delle infermiere presenti. Per tutto il tempo, circa mezz’ora, l’uomo ha urlato di essere matto e minacciato i presenti che ‘dovevano’ procurargli il farmaco se non volevano essere aggrediti. La Direzione ha chiamato il 112 ma le forze di polizia sono arrivate a cose fatte. Il personale della Asl, rimasto per mezz’ora in balia dell’aggressività del tossicodipendente, alla fine,  è riuscito a calmarlo con la promessa di rintracciare un medico che poteva aiutarlo. “Quello che è successo è assurdo – ci hanno raccontato delle persone che hanno assistito ai fatto – questo folle ci ha terrorizzato per mezz’ora. Il portiere è stato aggredito, così come un’infermiera. Siamo in balia di qualunque pazzo entri nel Poliambulatorio perché non c’è alcun presidio di sicurezza. Questa sera è andata così ma poteva succedere qualcosa di molto peggio. Eravamo tutte donne a parte il portiere e non ci siamo potute difendere, si deve intervenire sulla sicurezza al più presto. Le forze dell’ordine sono arrivate dopo mezz’ora. E’ assurdo che si debba lavorare in queste condizioni sempre con la paura che qualche folle che non ha nulla da perdere possa fare dei gesti estremi”.