In riferimento all’articolo uscito il 12 Novembre su questo giornale, pur ringraziando il Sindaco Alessandro Coppola per le sue parole sempre gentili, faccio presente, come già puntualizzato in occasione dell’ultimo festival del Cinema di Venezia, che un dialogo con me (Antonio Rezza) e con Flavia Mastrella sarà auspicabile solo nel momento in cui la ex Divina Provvidenza verrà restituita alle associazioni (Rezza Mastrella, Ibis, laboratorio Gatti Silvestri) che la accudivano e che ci lavoravano con passione da più di trent’anni. Voglio ricordare che siamo stati allontanati senza nessuna offerta alternativa e che i nostri strumenti di lavoro sono rimasti chiusi all’interno dell’edificio. Quindi ringraziamo nuovamente il Sindaco che è l’unico rappresentante dell’intero consiglio comunale (maggioranza e opposizione) ad aver mostrato un minimo interessamento riguardo una situazione piuttosto imbarazzante. Il dialogo con gli abitanti di Nettuno non si è mai interrotto. Il dialogo con l’istituzione comunale sì. Fino a che il vero polo culturale di Nettuno, la ex Divina Provvidenza, non tornerà a essere quello che era. La ex Divina Provvidenza, nella sua veste molteplice e variegata, popolata da realtà interattive che hanno portato il nome della città in giro per l’Italia e per l’Europa (e anche a New York), non può essere sostituita da teatro alcuno.
Antonio Rezza
Teatro comunale, Antonio Rezza risponde al Sindaco Alessandro Coppola
In riferimento all’articolo uscito il 12 Novembre su questo giornale, pur ringraziando il Sindaco Alessandro Coppola per le sue parole sempre gentili