Entro Natale dovrebbero arrivare in Italia le prime dosi del vaccino Oxford/AstraZeneca, a cui ha contribuito anche l’azienda Irbm di Pomezia. Costerà 2 euro e l’industria farmaceutica ha già avviato la produzione prima ancora della fine della sperimentazione di fase tre nella speranza di una distribuzione immediata se tutto dovesse andare bene.
Sono quindi ottimistiche le previsioni dei ricercatori dell’Università di Oxford, dell’azienda farmaceutica AstraZeneca e del gruppo di studio della Irbm di Pomezia: addirittura, nella migliore delle ipotesi, se i risultati finali della sperimentazione di fase 3 saranno positivi, entro fine anno si arriverà ad una consegna all’Ue delle prime 20-30 milioni di dosi del vaccino anti-Covid.
La fase tre della sperimentazione dovrebbe concludersi a fine novembre e al momento non ci sono evidenze di controindicazioni. Ottimismo anche in Inghilterra, e promette ai cittadini un vaccino certificato dalle autorità sanitarie e disponibile su vasta scala entro ‘il primo trimestre’ del 2021 anche il premier britannico Boris Johnson.
L’Ema, Agenzia europea dei farmaci, con il suo Comitato per la Sicurezza ha rivisto le linee guida sui piani di gestione del rischio sui vaccini anti-Covid. Chiaramente le prime dosi del vaccino non saranno per tutti. Il ministero della Salute, sta già elaborando un piano di distribuzione. Il premier, Giuseppe Conte, “quando arriveranno le prime dosi potremo procedere in modo organizzato, secondo un piano ordinato. Ragionevolmente prevedo che favoriremo le fasce della popolazione più fragili e vulnerabili e gli operatori più esposti al pericolo“.