“Gentilissima redazione del Clandestino, siamo un gruppo di cittadini di sinistra che sabato sera erano presenti ad Anzio alla manifestazione contro l’ultimo DPCM. Abbiamo letto uno dei vostri ultimi articoli nel quale affermavate che era una manifestazione di estrema destra. Noi eravamo lì e possiamo dire il contrario, a prescindere dalla posizione politica degli organizzatori, la manifestazione è stata svolta in maniera pacifica, ha rispettato tutte le norme anticovid dunque mascherina e distanziamento e la cosa più importante da dire è che non ci sono state bandiere politiche, né canzoni politiche né striscioni politici. La manifestazione era per i commercianti e per tutto il popolo, dunque hanno parlato Ristoratori gestori di palestre ma anche Madri di famiglia insegnanti e chiunque abbia voluto dire la sua con il massimo rispetto ed educazione e soprattutto con la libertà di parola. L’unica musica che è stata messa è stato l’Inno d’Italia. Quell’inno da tutti tanto amato quando gioca la nazionale di calcio quindi metterlo sabato sera non penso che abbia dato fastidio a qualcuno e l’unico striscione che c’era era Libertà: quella che tutti noi vorremmo e che ci stanno togliendo. Distinti saluti e grazie per l’attenzione”.
Pubblichiamo questa lettera firmata dei commercianti di Anzio, ma ci teniamo a fare alcune precisazioni.
Il corteo è stato pacifico, la manifestazione ordinata, la gran parte del pubblico erano onesti commercianti di Anzio e Nettuno che volevano manifestare pacificamente i loro dubbi e le paure legate a queste nuove chiusure. Resta il fatto che in piazza erano presenti esponenti anche nazionali dell’ultra destra, che più volte hanno preso la parola, incitando i cittadini ad andare Roma “e buttare dalla finestra chi decide per le chiusure” e che queste presenze sono state attentamente monitorate dalle forze dell’ordine presenti in massa.
La manifestazione è stata pacifica, ha dato voce anche ai commercianti di Anzio, ma c’era in piazza chi voleva sfruttare il legittimo scontento dei commercianti a scopi politici.