Home Attualità Addio all’immenso Gigi Proietti, il saluto del Litorale al mitico Mandrake

Addio all’immenso Gigi Proietti, il saluto del Litorale al mitico Mandrake

Se né andato lo stesso giorno in cui era arrivato al mondo, una data ironica a pensarci bene, il 2 novembre su cui spesso anche lui aveva fatto battute. “Che dobbiamo fa’? La data è quella che è, il 2 novembre”. Gigi Proietti è morto oggi per gravi problemi cardiaci. Una carriera ricca, lunghissima, più di mezzo secolo in scena e sul set. Talento unico, autoironia, cinismo romano stemperato nella battuta, scopre il teatro all’università. “I miei ci tenevano alla laurea” racconta, ma a Proietti un piano B non è mai servito. Ha dato vita a personaggi indimenticabili che fanno ridere oggi come la prima volta che li si è visti come il mitico Mandrake di Febbre da cavallo. A me gli occhi, please è stato uno dei suoi tanti trionfi. “Ringraziamo Iddio, noi attori abbiamo il privilegio di poter continuare i nostri giochi d’infanzia fino alla morte”.
Oggi a ricordarlo anche tanti appassionati di Anzio e Nettuno, dove più volte si era visto, a cena o a teatro, spesso presente per beneficenza alla regata del cuore, con l’amico Peppe Barone. Un ricordo anche da Verdone, cittadino onorario di Anzio e romano doc, come Proietti.
“Oggi ci lascia un attore gigantesco. Sul palcoscenico tra i migliori se non il migliore. Enorme presenza scenica, maschera da attore dell’antica Roma, tempi recitativi sublimi. Era un volto che rassicurava che l’identità di questa città ancora vive. Discepolo di Ettore Petrolini, forse più volte ha superato il suo maestro. Autorevolezza, cultura, generosità e umiltà. Questo era Gigi Proietti. Carlo Verdone”.
“Ieri sera ho rivisto per l’ennesima volta le tue mandrakate …,grazie di tutto Gigi , ci mancherai” ha scritto il Sindaco Candido De Angelis.
“Eri e rimarrai per sempre un GRANDE!” scrive Valentina Salsedo.
Il cavaliere nero se n è andato e ha scelto il giorno in cui era nato. Ci ha fatto ride tanto nella vita e mo’ ci lascia senza via di uscita. Certo chi nasce e more il 2 novembre sta data se la ricorderà per sempre. E pure noi te ricorderemo a Gi’, perché come dicevi tu, mentre ridevi come un pazzo, “AR cavaliere nero non glie rompete er caxxxo”. Questo il saluto di Lina Giannino.