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Dpcm e locali chiusi, un ristorante di Anzio riserva i tavoli a Conte e Di Maio

La scelta del Governo di chiudere dalle 18 le attività di ristorazione, bar, pizzerie e pub ha scatenato animate proteste in tutta Italia. Ma alcuni ristoratori

La scelta del Governo di chiudere dalle 18 le attività di ristorazione, bar, pizzerie e pub ha scatenato animate proteste in tutta Italia. Ma alcuni ristoratori hanno scelto di dire la loro direttamente dai tavoli dei loro locali, con ironia, ma senza nascondere la rabbia e la frustrazione di questi giorni. Lo ha fatto anche Claudio Foschini, titolare del ristorante di Anzio Oltremare, che ha simbolicamente riservato i suoi tavoli ai politici italiani, primo tra tutti Giuseppe Conte.
“Abbiamo riservato i tavoli per voi – scrive il ristoratore in un post sulla sua pagina Fb – i nostri dipendenti sono i vostri cittadini e non possiamo pagare noi per voi… mantenere in piedi un’azienda e accollarci noi tutte le spese di corrente, gas, dipendenti e altre spese in 3 ore di lavoro dalle 12 alle 15 perché un ristorante lavora da quell’ora e no alle 8 di mattina o alle 18…”. Claudio si unisce all’appello di tanti altri ristoratori: “Pagateci le spese, toglieteci l’iva, l’accisa sulle bollette, dateci il 50 % degli stipendi dei nostri dipendenti che sono la vostra risorsa italiana. Non basta il contentino della cassa integrazione che non arriva mai e noi poi ci dobbiamo fare carico di pagare gli stessi stipendi, ridateci l’iva in accredito che abbiamo accumulato negli anni precedenti, dateci dei fondi a fondo perduto e allora sì che possiamo metterci a parlare” ha concluso Foschini nel suo accorato post su Facebook.