“Dopo le ultime notizie sul nuovo DPCM ieri notte prender sonno non è stato facile. Le attività già flagellate dalla grave crisi economica di questo periodo che non saranno in grado di superare le nuove restrizioni e le consequenziali ripercussioni a livello economico sono e saranno innumerevoli. Siamo ormai sulla linea di confine nella quale se non si muore di Covid19, si muore di fame. Da stime ufficiali il Prodotto interno lordo italiano è a meno 10%. Chiudono le attività commerciali ma a livello regionale e nazionale restano operativi i trasporti pubblici dove i fruitori sono accalcati l’uno sull’altro, rimangono aperte le scuole dove non è possibile garantire il pieno rispetto delle norme anticovid… si continuano a tenere aperte le frontiere a chiunque, anche illegalmente, voglia entrare in Italia. Preferisco tacere e non andare oltre perché rischio di non riuscire più a trovare parole educate per esprimere il mio dissenso. Imprenditori e commercianti, sono uno di voi, vivo le vostre stesse difficoltà ed oltre ad un grande sentimento di rabbia nel vedere mettere a rischio anni di miei sacrifici, di tempo negato alla mia famiglia per dedicarmi al lavoro, provo vergogna nell’essere rappresentato a livello Nazionale da questo Governo di incapaci. Sono un uomo anche io e ritengo sia giusto condividere con voi, non solo i momenti di soddisfazione e gioia, ma anche questi momenti di grande difficoltà. Qualcuno non chiudera alle 18 per riaprire il giorno successivo, qualcuno “chiudera bottega” e non avrà la forza per andare avanti e ci troveremo a a veder aziende storiche del territorio “abbassare definitivamente la serranda”. Questo il post dell’assessore del comune di Anzio Gianluca Mazzi, che fotografa la situazione di crisi di molte attività.