“In queste ore siamo stati contattati da genitori, lavoratori e organizzazioni sindacali interessati a sapere quando e come inizierà il servizio mensa nelle nostre scuole e con quale protocollo potrà essere erogato in sicurezza. A quasi un mese dall’inizio delle lezioni, ancora non è stata fatta chiarezza su questo punto. Le famiglie devono sapere come organizzarsi in futuro, così come è giusto che lo sappiano i tanti lavoratori che dipendono da questo settore. Il silenzio dell’Amministrazione non è più accettabile e ci auguriamo che sia solo un problema di comunicazione istituzionale. Con il presente comunicato siamo a chiedere quindi all’Assessore competente e/o al Sindaco, di chiarire ufficialmente modalità e data di inizio del servizio di refezione scolastica, servizio di cui ad oggi non abbiamo notizie. Visto poi che la Regione Lazio girerà al Comune di Nettuno altri 287 mila euro per emergenza Covid, chiediamo fin d’adesso che una parte di questi fondi venga destinata a ridurre le tariffe del servizio mensa, soprattutto alle famiglie meno abbienti, affinché il peso di questa situazione non ricada più pesantemente sulle fasce deboli e sui bambini. Inoltre chiederemo che vengano aumentate le ore dell’assistenza scolastica a carico del comune per i bambini destinatari del sostegno perché mai come ora i disabili e le loro famiglie stanno pagando un prezzo altissimo”. Lo scrivono in una nota stampa i consiglieri comunali di opposizione Antonio Taurelli, Waldemaro Marchiafava, Daniele Mancini, Marco Federici, Roberto Alicandri, Simona Sanetti ed Enrica Vaccari.
L’opposizione di Nettuno: “Si faccia subito chiarezza sull’avvio del servizio mensa”
"In queste ore siamo stati contattati da genitori, lavoratori e organizzazioni sindacali interessati a sapere quando e come inizierà il servizio mensa