Il punto di partenza dell’esercitazione Tsunami ad Anzio e Nettuno, senza voler creare inutili allarmismi, è che si tratta di un rischio concreto.
Questa mattina alle 9 è iniziato il percorso di verifica delle procedure standard di fronte ad una situazione di pericolo del tutto nuova che, per inciso, può verificarsi di notte, di domenica, nel fine settimana, e deve vedere un gruppo di lavoro competente operativo in 30 minuti, nella previsione di arrivo di un’onda di 5 metri a seguito di un evento sismico rilevante con epicentro in mezzo al mare.
Abbiamo seguito l’esercitazione dal Comando di polizia locale di Nettuno, alla presenza del vicecomandante Albino Rizzo, dell’Ispettore Superiore Scelto Marina Barattoni, di Gaetano Russo, responsabile della Protezione civile. Presente negli uffici, all’inizio dell’emergenza, il Dirigente ai Servizi sociali Margherita Camarda, interessata per l’intervento di assistenza e soccorso agli studenti nelle scuole e ai disabili. Il messaggio di allarme e una pec sono arrivati sui cellulari, sempre operativi della Protezione civile, della Polizia locale, di alcuni dirigenti. Nel giro di pochi minuti si è venuti a conoscenza del rischio. Quindi sono stati contattate tutte le persone nella filiera dei soccorsi, nello specifico tutti i dirigenti comunali che, ognuno per competenza, sono chiamati a prendere decisioni (trovare punti di raccolta sicuri per i cittadini a rischio, mappare le zone di rischio, trovare veicoli per spostare chi non può allontanarsi da solo, approntare stazioni di soccorso, allertare ospedale e Pronto soccorso, personale medico, forze di polizia). La stessa esercitazione, proprio questa mattina in cui è stato attivato il coc per un’emergenza maltempo che si è rivelata meno seria del previsto, è andata in scena ad Anzio.
A Nettuno, ente capofila per l’emergenza, è stata approntata la sala di gestione dell’Emergenza con distanziamento Covid, presso la sala di Comando della Polizia locale, con linee funzionanti e collegamenti con la Prefettura, tutti hanno potuto convergere in un Edificio considerato sicuro dall’Ispra, l’Istituto superiore per la Protezione e la ricerca ambientale. Bisogna dire che oggi più di qualcuno ha preso l’esercitazione sotto gamba, anche a causa del caso Covid che si è verificato a Nettuno ieri ed ha di fatto svuotato gli uffici con parte del personale in auto quarantena o in smart working. Quello che è emerso è che proprio la Polizia locale con la protezione civile, il primo corpo subito operativo per sfollare i cittadini e portarli in luoghi sicuri. Subito operativo e vicino alla cittadinanza. La previsione di un’onda tsunami da 5 metri, infatti, sarebbe devastante nella zona del Santuario di Nettuno, il punto più basso della costa in cui l’acqua non troverebbe ostacoli e potrebbe inoltrasi fino a 2 km all’interno, creando danni ingenti fino al Cimitero civile di Nettuno. Ora, in vista di una possibile reale emergenza, si creeranno dei protocolli di intervento e si sta pensando anche all’installazione di sirene sul territorio comunale, per allertare i cittadini sia di giorno che di notte, e comunicare loro che quando sentono il rumore devono allontanarsi dalla propria abitazione, possibilmente dando una mano a chi non è autonomo. All’esercitazione ha preso parte anche l’assessore Maddalena Noce delegata dal Sindaco a supervisionare la situazione.