“Nel primo periodo di emergenza Covid il Comune di Anzio decise di utilizzare la prima tranche dei fondi destinati agli aiuti economici ai cittadini in questo modo: 250 mila euro in bonus per le famiglie e 500 mila euro per sconto TARI alle attività produttive.
Come M5S avevamo chiesto, inutilmente, più volte, che si destinasse la maggior parte dei fondi alle famiglie, fatto salvo un intervento in un secondo momento per i commercianti.
Ora nella Commissione Bilancio apprendo che le domande relative allo sconto TARI sono state pari a circa 170 mila euro. Questo può essere un segnale positivo, vuol dire che tutto sommato sono molte le attività produttive della città che non hanno sentito la necessità di chiedere lo sconto, perché la stagione estiva ha permesso loro una certa ripresa economica. Di contro, dai dati emerge però che la maggior parte delle richieste arriva da piccole e piccolissime aziende, che sono quelle che fanno più fatica a rialzarsi economicamente dopo i mesi di chiusura e relativi mancati guadagni. Ora però resta da destinare il “tesoretto” residuo che rischia di andare perduto se non impegnato entro l’anno. A questo punto mi auguro che si vada verso la direzione da noi indicata, ossia che la cifra residua sia destinata a #Bonus Tari per le utenze domestiche, ossia le famiglie, con il criterio di assegnazione che tenga conto di chi ha subito la perdita del lavoro nei mesi di lockdown con particolare attenzione ai nuclei familiari più fragili”. Così in una nota stampa il consigliere comunale Rita Pollastrini capogruppo M5S Anzio.