“In relazione all’articolo uscito oggi stesso sulla vostra testata, la sottoscritta sottolinea che ho ricevuto una comunicazione dalla scuola il 29 settembre alle h 20.32 a testimoniare inconfutabilmente che sono stata avvertita ben oltre le 24 ore dopo aver accertato il caso di Covid nella mia classe. Inoltre si sottolinea che la mail del 29 settembre è arrivata soltanto dopo aver denunciato il fatto alle autorità e pubblicato l’articolo sulla vostra testata. Il mio legale sta seguendo la questione per le vie ufficiali, ma in considerazione che la Dirigente scolastica responsabilizza anche i vostri giornalisti, mi sento di tutelare, oltre alla mia persona, anche la vostra categoria inviando prova documentale di quello che ho denunciato.
In sostanza la Dirigente ha perfettamente descritto, attraverso il suo legale, che non vi è stata tempestiva comunicazione tra la scuola e la sottoscritta in merito al caso Covid accertato nella mia classe e al mancato avvertimento alla sottoscritta come previsto dal protocollo.
Sono stata avvertita il giorno 29 settembre alle 20.32 (ben oltre le 24h) che sono stata in contatto con un caso Covid confermato dalla ASL il giorno 28 settembre come sottolinea il Vs. articolo scritto dal legale della DS. (Sic!).
Si sottolinea che per questioni così importanti, la referente Covid è tenuta ad avvertire tempestivamente tutti i docenti, anche per le vie brevi, venuti in contatto con un caso Covid accertato, poichè come è noto, fuori dall’orario scolastico, ogni docente ha il diritto alla disconnessione previsto dalla normativa vigente.
Rimane comunque inconfutabile la comunicazione avvenuta dopo un giorno e mezzo dalla comunicazione della ASL alla scuola. (Sic!).
La sottoscritta non ha mai ricevuto nessuna telefonata di avvertimento permettendomi di andare anche in classe il giorno dopo (il 29 settembre), ignara del possibile contagio.
A sottolineare il “profuso lavoro” dei collaboratori del DS e della segreteria, vi è anche un altro increscioso avvenimento: dopo aver scontato il giorno 30 settembre il mio isolamento domiciliare come imposto dalla ASL, vengo avvertita della ripresa del normale servizio il giorno 1 ottobre alle h10.12.
In sostanza la Dirigente ha perfettamente descritto, attraverso il suo legale, che non vi è stata tempestiva comunicazione tra la scuola e la sottoscritta in merito al caso Covid accertato nella mia classe e al mancato avvertimento alla sottoscritta come previsto dal protocollo.
Sono stata avvertita il giorno 29 settembre alle 20.32 (ben oltre le 24h) che sono stata in contatto con un caso Covid confermato dalla ASL il giorno 28 settembre come sottolinea il Vs. articolo scritto dal legale della DS. (Sic!).
Si sottolinea che per questioni così importanti, la referente Covid è tenuta ad avvertire tempestivamente tutti i docenti, anche per le vie brevi, venuti in contatto con un caso Covid accertato, poichè come è noto, fuori dall’orario scolastico, ogni docente ha il diritto alla disconnessione previsto dalla normativa vigente.
Rimane comunque inconfutabile la comunicazione avvenuta dopo un giorno e mezzo dalla comunicazione della ASL alla scuola. (Sic!).
La sottoscritta non ha mai ricevuto nessuna telefonata di avvertimento permettendomi di andare anche in classe il giorno dopo (il 29 settembre), ignara del possibile contagio.
A sottolineare il “profuso lavoro” dei collaboratori del DS e della segreteria, vi è anche un altro increscioso avvenimento: dopo aver scontato il giorno 30 settembre il mio isolamento domiciliare come imposto dalla ASL, vengo avvertita della ripresa del normale servizio il giorno 1 ottobre alle h10.12.
Premetto che dovevo rientrare a scuola il giorno 1 ottobre alle h08.20. (Sic!)
Precedentemente al 1 ottobre, ho inviato 3 mail e una PEC alla scuola (tutte con esito di lettura confermato) per avere delucidazioni per il rientro in servizio in sicurezza.
Poichè non ho MAI ricevuto risposta, ho inviato un ulteriore messaggio alla referente Covid il giorno 1 ottobre alle h 07.24, che lo ha visualizzato solo il giorno dopo 2 Ottobre alle 22.01 per poi successivamente bloccarmi l’account Whatsapp. Questo è il metodo di comunicazione dell’Istituto Scolastico Innocenzo XII con i suoi collaboratori della DS, segreteria, nonché la referente Covid, che non da riscontro ad una situazione emergenziale.
Mi duole altresì constatare che tutti i colleghi e il personale ATA che hanno “sostenuto” la Dirigenza e il lavoro del referente COVID attraverso una missiva di dissociazione con tanto di “raccolta firme autografe” per poi comunicarlo ai media (e come abitudine mai alla sottoscritta) dissociandosi dalla mia denuncia, che sarebbe stato opportuno, prima di schieramenti azzardati, verificare l’accaduto direttamente con i documenti alla mano, poichè molti di loro sono stati vicini alla mia persona per anni, con estrema confidenza, anche a tavola presso la mia abitazione, e anzichè prendere posizione contro una collega senza conoscere i fatti, sarebbe stato opportuno aspettare gli eventi.
Nessuno mi ha mai chiamato per sapere come fossero andate realmente le cose.
Esistono ulteriori e inconfutabili prove dell’inefficienza della comunicazione dello Staff di presidenza e la responsabile Covid, che mi riserverò di inoltrare nelle Sedi Opportune.
Questa mia, solo per tutelare anche il Vs. prezioso contributo nella divulgazione della verità.
Non darò ulteriore rispondenza a nessun’ altra diffamazione nei miei confronti attraverso i media, poichè tutta la vicenda è in carico alle Autorità Competenti.
Si prega di pubblicare in riscontro al Vs. Articolo del legale della Dirigente”. Questa la replica alla richiesta di rettifica della Dirigenza del Liceo Scientifico dell’insegnante Benedetta Nasti.