Primo Piano

Lina Giannino del Pd: “Concorsi ad Anzio, aspettiamo la graduatoria”

“Due concorsi pubblici: uno per assumere agenti di Polizia Urbana un altro per assumere n. 5 persone come impiegati. Prove scritte e orali terminate, ma ancora delle graduatorie definitive neanche l’ombra, dopo ben 10 giorni dalla fine del colloquio verbale. Abbiamo notizie di numerose richieste di accessi agli atti dei candidati esclusi per verificare la regolarità della prova e, soprattutto per controllare i titoli in possesso dei probabili vincitori. Nessuno dei due presidenti di commissione si decide a firmare e a pubblicare i nomi di coloro che andranno ad occupare quei posti. Perché? Ci chiediamo noi? C’è forse la volontà di assumere altre persone? La procedura per assumere altre persone richiede tempo e altri soldi. E se anche su carta i soldi ci sarebbero, forse a causa di un minor gettito di contributi arrivati nelle casse comunali non sarebbe possibile pagata altre unità lavorative. E intanto si attendono le graduatorie. Ma, detto ciò, l’analisi politica non è questa. L’analisi politica è che il Comune di Anzio non produce lavoro. Non mette strumenti a disposizione dei giovani, laureati e non. Come scrissi già in precedenza, non c è una progettualità su questo paese. Su nulla. Si sbandierano asfalti da fare, spazzatura da raccogliere e poi? Il popolo dovrebbe applaudire? Per cosa? Per servizi di normale amministrazione? Perché non creare un centro dell’artigianato? Dove ospitare giovani e abili artigiani. Avevamo la scuola di tessuto e di orafo ad Anzio e mai, dico mai si sono visti in giro negozi dove produrre degli oggetti riguardanti il mare o la nostra citta’. Ci sono bravi pittori, bravi falegnami perché non ricreare le “botteghe”?. Si danno locali del comune a zero euro ad Associazioni no profit, che poi subaffittano a loro volta lo spazio, si fanno entrare nella società Capo d’Anzio amici degli amici e mai un progetto per realizzare un polo lavorativo per ragazzi. Si assumono parenti alla Biogas con una  politica giovanile assente, ma in compenso tante deleghe inutili da scrivere sui biglietti da visita. E tutto questo sempre in virtù del solito rituale politico. Mio figlio non lavora, lo può aiutare?”. Così in una nota stampa il consigliere comunale del Lina Giannino.