Usa delle parole di una gravità inaudita il consigliere comunale di opposizione a Nettuno Daniele Mancini che, in un post su una bacheca che fa riferimento a stampa locale parla di dipendenti del Comune “Vittime della “piovra di Palazzo”. Pressioni, minacce, estorsioni, intimidazioni e ricatti sono all’ordine del giorno. Porteremo le prove alle autorità preposte. Unica via. Sindaco e Segretario Comunale non garantiscono più nulla e nessuno. Anzi”.
Sono parole pesantissime che non possono semplicemente essere buttate su un social. Ci aspettiamo in tempi rapidissimi, oggi stesso, una denuncia circostanziata sui fatti che il consigliere comunale ed esponente della Polizia denuncia con un’incredibile superficialità su una pagina Facebook e non direttamente alle forze dell’ordine per permettere le dovute indagini (una prassi che dovrebbe conoscere). Se le denunce del consigliere Mancini dovessero essere vere, se fosse vera anche una sola delle accuse che muove, è inammissibile che possa passare anche una sola ora in cui un dipendente pubblico possa vivere un simile incubo: la denuncia deve essere immediata. Il consigliere Mancini che è anche un vice Ispettore di Polizia (non vice questore come erroneamente scritto più volte in precedenza dalla nostra testata) da mesi muove accuse su possibili illegittimità nell’azione amministrativa del centrodestra ma mai si era spinto a parlare di reati gravissimi, come ricatti, estorsioni, intimidazioni.
Il consigliere Mancini: “Estorsioni, intimidazioni e ricatti in Comune”
Usa delle parole di una gravità inaudita il consigliere comunale di opposizione a Nettuno Daniele Mancini che, in un post su una bacheca
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