Home Cronaca Il consigliere Mancini attacca la stampa: “Metodo mafioso”. Scattano le denunce

Il consigliere Mancini attacca la stampa: “Metodo mafioso”. Scattano le denunce

E’ la seconda volta che il consigliere comunale di Nettuno e Vicequestore di Polizia Daniele Mancini, usando dei toni inaccettabili, attacca con violenza inaudita

Per errore abbiamo promosso il consigliere Mancini a Vice Questore quando il suo ruolo in polizia è quello di Vice Ispettore. Ci scusiamo per l’errore.
E’ la seconda volta che il consigliere comunale di Nettuno e Vice Ispettore di Polizia Daniele Mancini, usando dei toni inaccettabili, attacca con violenza inaudita e accuse infamanti la testata del Clandestino giornale e la giornalista Elisabetta Bonanni.
Il consigliere Mancini con toni intimidatori tramite video, in merito ad un articolo in cui si rende nota la diffida legale che ha inviato al Comune per NON visionare le immagini della videosorveglianza nel giorno in cui sono state lanciate delle uova sulla sua auto, parla di ‘metodo mafioso’.
Parole che non possiamo tollerare.
Il consigliere Mancini si spinge a parlare di una ‘congiura politico giornalistica contro di lui’.
Falso e inaccettabile.
Nei fatti c’è una notizia di grande rilievo. A fronte di una richiesta del Comune per svelare chi ha compiuto un attacco ad un politico di Nettuno, il consigliere Mancini “diffida chiunque a compiere atti, azioni, o attività non autorizzate o richieste dagli organi competenti riguardanti la sua persona e fatti personali per cui lo stesso si è già rapportato con le autorità preposte”.
Il consigliere e Vice Ispettore Mancini diffida il comune dal cercare la sua auto e chi ha lanciato le uova. Come raccontato nell’articolo pubblicato sulla nostra testata.
Confermiamo, perché è stato chiesto a polizia e ai carabinieri se fosse stata presentata denuncia, che al momento in cui abbiamo scritto l’articolo Mancini non aveva formalizzato alcun esposto alle forze di polizia.
Ricordiamo al consigliere Daniele Mancini che il ruolo del giornalista è quello di cercare le notizie, fare inchieste, trovare le verità del quotidiano ed esercitare un diritto di critica. Esattamente quello che ha fatto la giornalista Bonanni nello svolgere con impegno il suo lavoro al servizio dell’informazione. Lo stesso dimentica che la Bonanni non è la proprietaria del giornale e la linea editoriale passa per il Direttore della testata di cui la Bonanni è redattrice e con cui ogni giorno si confronta. Quello che il consigliere Mancini legge sul Clandestino giornale è un lavoro condiviso da tutta la Redazione come Mancini stesso, da consigliere e Vice Ispettore, ben sa, visto che si è confrontato con la Redazione e la giornalista Elisabetta Bonanni più volte e per lungo tempo, quando la stessa non era “mafiosa” come oggi Mancini la definisce, ma era la sua giornalista di riferimento.
Parliamo dell’epoca in cui Mancini avviò una dura battaglia contro l’ex Sindaco Angelo Casto.
Avremmo modo come ha fatto lei di pubblicare tutta una serie di comunicazioni personali intercorse tra Mancini e la Bonanni su Whatsapp al riguardo ma, oltre ad essere di cattivo gusto, pubblicare chat personali costituisce un reato.
Ricordiamo al Vice Ispettore Mancini che Elisabetta Bonanni giornalista professionista ogni giorno scrive dalle nostre pagine ed è in prima linea nel raccontare la cronaca di questo territorio, anche la più dura. Parliamo di risse, reati al patrimonio, criminalità organizzata, arresti eccellenti e “sbattere” il suo nome su un video cercando di umiliarla umanamente e professionalmente è vergognoso. Una gogna infamante portata avanti da parte di un esponente politico e da un Vice Ispettore di Polizia. La speranza è che la volgare aggressività utilizzata dal consigliere Mancini non sia presa ad esempio da nessuno. Un Vice Ispettore di Polizia, nella convinzione di essere vittima di un reato, presenta querela agli organi competenti ma non crea condizioni di rischio per chi esercita il proprio diritto dovere di informare i cittadini.
Neghiamo recisamente ogni coinvolgimento su possibili dossieraggi, spionaggio o altre fantasiose accuse che escono dalla mente del Consigliere Mancini, il Clandestino fa un lavoro semplice e onesto: raccontare la realtà e la cronaca locale. Un lavoro apprezzato ogni mese da 3milioni di utenti. Purtroppo in un clima sempre più avvelenato.
La Dcomunication, che edita il Clandestino giornale e la giornalista Elisabetta Bonanni presenteranno al più presto un’azione legale nei confronti di Daniele Mancini per le gravi affermazioni fatte nel suo video, in cui ci indica come facenti parte di un contesto che attua un sistema mafioso.
Tanto era dovuto
DComunication
Il Clandestino giornale La Redazione
I giornalisti le notizie e le documentazioni a supporto, se le procurano sul campo, e può accadere di inviare un file per errore. Resta il fatto che in 7 minuti di gravi accuse alla stampa e alla politica il consigliere Mancini non faccia chiarezza sul perché non vuole che qualcuno visioni le immagini di videosorveglianza che riguardano la sua auto. Restano 48 ore di tempo per capire e per ‘guardare’ chi è stato, invitiamo il consigliere Mancini a permettere alle forze di polizia di visionare le immagini. Per tutto il resto saranno gli avvocati a stabilire torti e ragioni.
Elisabetta Bonanni