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Trent’anni fa veniva ucciso il giudice Livatino, per lui proposta la beatificazione

“Trenta anni fa veniva ammazzato dalla mafia siciliana il “Giudice ragazzino” . Era il 21 settembre 1990, viaggiava verso Agrigento con la sua “Fiesta” quando venne bloccato ed inseguito nei campi dai sicari che gli spararono in bocca. A Nettuno nel 1996 gli intitolammo una via, quella che va da Santa Barbara a via Olmata, già via degli Oleandri. Per lui è stata proposta la beatificazione”. Lo scrive in un post su Facebook l’ex sindaco di Nettuno Carlo Conte raccontando della drammatica uccisione del giudice Rosario Livatino. Livatino che a soli 38 anni era già magistrato a latere aveva portato avanti con coraggio provvedimenti di confisca e sequestro dei beni della mafia. Quattro sicari assoldati dalla Stidda agrigentina, organizzazione mafiosa parallela a Cosa nostra, ma più che la sua morte a contare nella sua storia è stato come ha vissuto, con un coraggio straordinario portando avanti una battaglia contro il cancro rappresentato dalla mafia.