“Mentre da diverse settimane nelle varie regioni i comuni si sono organizzati per un posticipo dell’apertura delle scuole, nel nostro territorio tutto ha taciuto fino a ieri sera, quando sono stati pubblicati sulla stampa locale articoli che annunciavano un posticipo dell’apertura delle scuole per tutti gli ordini di scuola, con libertà per le scuole secondarie di II grado, al 28 settembre.
Si è dunque deciso l’inizio delle lezioni ben 14 giorni dopo rispetto al regolare avvio previsto nel calendario scolastico regionale. E, se da una parte tali ritardi sono imputabili al Ministero dell’Istruzione, ovvero al commissario straordinario, infatti la consegna dei banchi monoposto non è avvenuta in tutte le scuole o parzialmente, dall’altra, fatto ben più grave, è una netta mancanza del comune l’essersi non ancora attivato per gli interventi richiesti dai dirigenti scolastici e addirittura si è ancora fermi allo sgombero dei locali scolastici dagli arredi superflui, che sono stati svuotati dal personale scolastico ed eliminati dalle aule per consentire una maggiore superficie atta ad allocare le classi nel rispetto delle misure anti-covid di distanziamento fisico segnalate dal comitato tecnico scientifico.
Tuttavia, a dispetto dell’enorme lavoro del personale scolastico, docenti e collaboratori scolastici, i plessi non sono ancora stati sgomberati e quindi predisposti per le pulizie richieste nel protocollo per la sicurezza.
Ora che il Ministero sta sciogliendo i nodi che inceppavano l’ingranaggio della ripartenza della scuola, che ha incontrato i sindacati per affrontare il delicato problema delle “persone fragili “ lavoratori e alunni, che sta cercando di porre rimedio all’annoso problema dell’organico, ci chiediamo cosa stanno facendo gli amministratori locali, oltre a causare alle famiglie difficoltà organizzative non da poco, annunciando il venerdì che il lunedì successivo non si riapriranno le porte delle scuole e per altre due settimane.
Ci chiediamo se gli interventi richiesti dai Dirigenti Scolastici del territorio siano stati tutti autorizzati e quale sia lo stato dei lavori.
Ci chiediamo se le operazioni di sanificazione dei locali sia stata predisposta e in quali tempi.
Il Partito Democratico schierandosi a fianco della cittadinanza e facendosi portavoce delle domande sempre più allarmate delle famiglie circa le reali condizioni delle scuole, il rispetto del protocollo sanitario, il regolare avvio dell’anno scolastico, si è attivato invitando la consigliera regionale Eleonora Mattia, rappresentante del Partito Democratico e prima firmataria della cosiddetta legge 0-6 per chiedere di farsi portavoce presso la regione delle esigenze del territorio e delle famiglie nettunesi.
Incontreremo Eleonora Mattia il 24 pomeriggio, comunicheremo orari e dettagli più specifici il prima possibile e auspichiamo una buona partecipazione dei dirigenti scolastici delle famiglie e del personale scolastico”.
Così in una nota stampa i delegati del Partito Democratico di Nettuno.