Si è svolta nella mattinata del 5 settembre 2020 (nel rispetto delle norme e le disposizioni per la sicurezza relative alla emergenza covid19) presso la sala consiliare del comune di Anzio di Villa Corsini Sarsina di via Risorgimento il Dibattito sul Referendum Costituzionale del prossimo 20 settembre che dovrà confermare o meno no l’impianto della riforma approvata dai due rami del Parlamento italiano, in questi due anni di legislatura, su ispirazione in particolar modo del Movimento Cinque Stelle, che prevede, dalla prossima legislatura, la diminuzione di 115 parlamentari al Senato ( che da 315 eletti diventerebbero 200) e di 230 alla Camera dei Deputati (che da 630 diventerebbero 400).
L’evento, che nelle intenzioni dell’organizzatore, il libero professionista Gabriele Federici doveva prevedere un confronto si a di carattere tecnico-legislativo che politico grazie alla presenza del ricercatore della “Sapienza” in diritto costituzionale Michele Francaviglia e del sindaco di Anzio Candido De Angelis, è stato premiato, nei limiti, come detto, delle norme anticovid, da un pieno successo di pubblico.
A prendere le parola, oltre i due relatori, diverse figure del panorama politico e sociale come gli ex segretari nazionali della Cisl per il lavoratori Aeroportuali e edili, Carlo Lanternari e Giovanni Libero, entrambi residenti attualmente nella città di Anzio.
Questi ultimi due, dall’alto della loro lunga esperienza sindacale e politica, si sono posti uno a favore del “SI” alla riforma (Lanternari) e uno per il “No” (Giovanni Libero) enunciando, comunque, in entrambi gli interventi, la necessità di un processo di riforma che sia complessivo e non parziale, come quello frutto della riforma che sarà sottoposta al voto popolare e di una risposta seria alla richiesta di una nuova classe dirigente, più preparata e allo stesso tempo rappresentativa.
I relatori istituzionali, De Angelis e Francaviglia, invece hanno fatto una disanima molto tecnica sulla poca consistenza ( a loro dire) del corpo della riforma, rea, secondo la loro opinione, di non aiutare in nessun modo a migliorare l’efficienza del lavoro delle Camere, ma al contrario, adatta a rendere più difficoltosa l’operatività dei deputati e senatori nella prossima legislatura, anche perché i regolamenti interni che regolano il funzionamento delle commissioni non sembrano essere oggetto di modifica.
Ha preso la parola anche Angelo Pugliese, già segretario di circolo del PD Anzio del centro storico di Anzio e attualmente aderente a livello personale a Italia Viva, per affermare che comunque vi è una mancanza da parte di quasi la totalità delle forze politiche locali, quella relativa alla necessità di discutere questa riforma, sottolineando che probabilmente questo evento “è stato il primo e forse ultimo dibattito sul referendum costituzionale tra Anzio e Nettuno e forse in tutta la Provincia di Roma, esclusa la Capitale”.
A chiudere la mattinata di dibattito è stato il moderatore Federici, che ha salutato tutti i partecipanti augurandosi che dopo il 20 settembre, il panorama politico del nostro Paese, possa operare al meglio per rispondere alla emergenza che è stata scatenata dal coronavirus.