E’ stata inviata al Presidente nazionale della Croce rossa, ma anche ai Sindaci di Anzio e Nettuno una lettera, firmata da 31 cittadini, che lamenta il trattamento pessimo ricevuto da alcuni cittadini che si sono rivolti alla Croce rossa di Anzio per i pacchi alimentari.
In particolare i cittadini segnalano due episodi pessimi, uno avvenuto il 15 luglio scorso, quando una signora in attesa del pacco, in strada alle 16 circa si è sentita mancare e non è stata soccorsa dai volontari presenti in sede. Non solo. La donna, secondo il racconto dei firmatari della lettera, è stata soccorsa dalle altre persone in fila, che hanno spostato una panchina per farla sedere e sono stati invitati a voce alta, da uno dei responsabili, a rimettere la panca al proprio posto e ad aspettare il pacco in strada senza alcun riparo. Poco dopo nella stessa giornata, fanno sapere sempre i cittadini che hanno assistito ai fatti, un uomo che ha sempre ritirato il pacco per il figlio cieco, si è sentito dire che era necessaria la presenza del figlio e il pacco gli è stato negato.
“E’ vero che quando una persona ha fame inchina la testa – scrivono i cittadini nella lettera in cui denunciando gli episodi – ma essere trattati in questa maniera ci sembra troppo. Se questa è la Croce rossa, associazione che dovrebbe aiutare i bisognosi, è meglio che i volontari che ci lavorano facciano un’altra cosa. Scriviamo questo perché tutti devono capire che tipo di persone ci sono in queste associazioni”.
La lettera è stata sottoscritta da 31 cittadini di Anzio e Nettuno.