Dopo un primo anno litigioso per la maggioranza di centrodestra di Nettuno, che ha dovuto affrontare l’emergenza Coronavirus e tante liti interne da sfiancare chiunque (a partire dal Sindaco e compresi i cittadini), si è chiusa l’estate con l’approvazione del Bilancio e con quella che, ad uno sguardo superficiale, sembrava una rinnovata intesa tra i partiti di governo.
Ma la brace, in questa estate torrida, cova sotto la cenere.
E in questi giorni di piccoli incendi politici se ne sono accesi davvero tanti.
Il primo è divampato negli uffici del Comune a Le Vele. Un incontro casuale tra l’assessore Claudio Dell’Uomo e il consigliere Daniele Mancini, in lite da mesi, è finito a male parole. Testimoni riferiscono alzate di voce e qualche reciproco insulto poi la dichiarazione di Dell’Uomo: “Stiamo dialogando con il Pd per arrivare alla candidatura di Burrini Sindaco”. Una boutade ma all’assessore Dell’Uomo, che sembra avere la vocazione del consigliere di opposizione piuttosto che dell’assessore di maggioranza, piace scherzare… (forse).
Il giorno dopo si diffonde per la piazza di Nettuno la notizia dell’assunzione di Cristiana Bizzarri nello staff del Sindaco Coppola. La Bizzarri non è una persona qualunque. E’ la prima dei non eletti del Pd, in ticket con il consigliere di opposizione Marco Federici, fedelissimo di Burrini. Tutto il Pd è in fermento. C’è chi si chiede cosa ci sia sotto. Accordi? Patti segreti? Candidature? In piazza si sono visti tanti gruppetti a chiacchierare e cercare di capire la dinamica di questo ‘evento’.
Le dichiarazioni di Dell’Uomo a Mancini (e a quanto pare non solo a Mancini) sembrano sempre meno campate in aria ma nei fatti dell’assunzione della Bizzarri (opportuna o meno) Federici e il Pd hanno saputo solo a cose fatte e neanche dall’interessata. E oggi pagano il prezzo delle ‘voci’ e dei sospetti.
La possibile alleanza tra Dell’Uomo e Burrini resta nell’aria nonostante l’indisponibilità dichiarata di Burrini a mettere il suo nome sul tavolo (un accordo già in piedi all’Agraria). Ma neanche gli altri stanno a guardare. Nei giorni scorsi esce una comunicazione tirata del gruppo Nettuno progetto comune, che fa capo a Mancini. Due fili e due bulloni sporgenti prospettati come dramma della sicurezza al Cavone. Dopo due ore la Poseidon sistema tutto e Forza Italia con i fratelli Capolei e Mancini si scambiano comunicati di reciproca gratitudine. Dopo gli insulti dei mesi scorsi tra le parti scoppia la pace. Visto che in molti si stanno sedendo a qualche tavolo per discutere del post Coppola (chissà tra quanto visto che si sentono tanti scricchiolii in questa maggioranza ma nessuno sembra pronto a mollare la presa) perché non un pranzo anche tra Nettuno progetto comune e Forza Italia? I margini per un’intesa si possono sempre trovare. Bisogna vedere quanto l’intesa si possa allargare. Intanto Mancini (e anche la Sanetti) continua a firmare i comunicati con l’opposizione di centrosinistra e con Enrica Vaccari che colti da colpo di sole (o magari no) sottoscrivono gli sproloqui complottisti e sgradevoli del consigliere Mancini contro la comunicazione (e contro la stampa che non gli vuole più bene come una volta). A mancare la firma del consigliere Waldemaro Marchiafava che forse ha compreso i sottotesti della nota di Mancini e non l’ha voluta sottoscrivere.
In questa fine estate quindi, diversi pezzi di maggioranza a Nettuno dialogano con diversi pezzi di opposizione con maggiore intensità e piacevolezza di quanto non riescano a dialogare tra loro. Anche le opposizioni non si fidano di un percorso condiviso, e cercano ognuno le proprie sponde di governo con il risultato evidente che nessuno si fida di nessuno e ognuno è seduto a più tavoli per discutere di un futuro che, esattamente con gli stessi attori di oggi, sembra destinato ad essere molto simile al presente.