Una sorta di resa dei contri tra ex 5 stelle che erano spaccati ieri in maggioranza e che oggi siedono sui banchi dell’opposizioni restando molto distanti.
“Fantastico Rizzo… Facciamo ancora fatica a credere che sia vero – si legge nel post di Nettuno progetto comune – certo che l’intervento del consigliere Rizzo, virtualmente ancora del M5S, ci ha davvero fatti divertire. Fantastico. Il consigliere non sa di cosa parla, ne’ tecnicamente ne’ politicamente, annaspa vistosamente mentre strappa applausi alla (sua) maggioranza di centrodestra che aveva mosso accuse alla precedente amministrazione del M5S. D’altronde per i primi sei mesi di consiliatura da eletto nel M5S non era in Italia, quindi voleva sapere da altri. Come poter aspettarsi da parte sua una difesa del M5S dopo il silenzio sugli attacchi di Coppola ai senatori che avevano prodotto un’interrogazione sul cimitaro? Parla di danni, eccezionale, non sa neanche cosa dice, non sa cosa emerse dal riaccertamento straordinario di bilancio nel Luglio 2016 e le misure adottate, lasciamo perdere i risultati dei correttivi posti in essere e l’ammonatare del dissesto tecnico che trovammo. Povero Rizzo, per stare alla corte di Coppola rinnega il suo recente passato e le sue scelte facendo finta di non aver votato il bilancio nel 2017 (che gli assessori non votano). L’unica cosa giusta che riesce a dire e che “non siamo tutti uguali”. Non siamo per niente uguali, Rizzo. “SPERIAMO BENE REGA…” (cit.)
Ma la rissa verbale non finisce qui. La discussione tra ex e attuali grillini è andata avanti sulle pagine social di Nettuno in particolare tra il consigliere Mancini e Franca Della Croce, moglie del consigliere Rizzo e candidata in Parlamento, oltreché Presidente del meetup locale. Vecchie ruggini mai sopite e accuse reciproche non sono mancate, dai preventivi dei consiglieri 5 stelle portati in comune al bando del Palazzetto dello sport citati da Mancini alla replica di Della Croce che difende l’operato del marito e sostiene che Mancini “Non sa di cosa parla”. Una polemica ormai sterile che sancisce la fine di un periodo politico tumultuoso e pieno di litigi che ha portato al crollo dell’esperienza amministrativa grillina a circa due anni dal voto. E c’è chi commenta “Per una poltrona tutti fanno volta gabbana” ma non è chiaro a chi si riferisca perché a strizzare l’occhio a questo centrodestra spesso litigioso sono stati e sono davvero in tanti.
Quindi arriva la replica del consigliere Rizzo direttamente a Mancini
“Al Consigliere Daniele Mancini, l’ultima trovata pubblicitaria è davvero tenera: potevi scegliere di parlare chiaro restando in consiglio comunale invece di scappare (per non affrontare la dura realtà). E invece, hai preferito nasconderti dietro l’ironia spicciola di un post.
Una persona senza nulla da nascondere, che conosca il significato di “onestà intellettuale” sarebbe rimasta e avrebbe risposto nel merito. Si parlava di enormi errori del vostro operato come nominati: quello fatto a “300 all’ora” che secondo te noi consiglieri avremmo solo dovuto votare no? Mi associ termini come “Imbarazzato”, parole che funzionano dal mero punto di vista della bassa propaganda, ma che invece ingannano solo i cittadini.
È ben noto che per difendere l’operato di qualcuno bisogna essere sicuri che non ci siano delle ombre. Si difendono le persone di cui si ha fiducia, che hanno dimostrato la propria buona fede e l’impegno spassionato per questa città. Mai spenderò parola alcuna di ringraziamento nei confronti di chi tratta i cittadini come semplici numeri, come voti per raggiungere lo scopo del proprio egoismo. Ti lascio volentieri attaccarti anche al fatto che ho votato il bilancio della scorsa consiliatura: “carte alla mano” ero talmente sereno nel votare le vostre “prodezze” che per tutelarmi pagavo una Rc che mi copriva per un massimale di 6 milioni di euro e non ero l’unico.
Sempre in tema di denaro, chissà se hai mai rinunciato a un euro del tuo stipendio da nominato che, ricordo, al netto del tuo stipendio percepito per intero, ammontava a 700 euro.
Si parla bene ma si razzola male?
Ombre e silenzi: era vera o no la storia dell’abuso edilizio?
Parli di trasparenza, ma quando nei fatti l’ha chiesta un consigliere comunale del Movimento 5 Stelle lo avete portato a rapporto con l’accusa di “alto tradimento” e “attacco politico”.
Che poi, a chi? A una nomina? Una nomina che pur di esistere tenta di apparire in ogni modo.
Una nomina che non avendo altro che se stessa e la propria presunzione come ragion d’essere, inganna, mente e insulta non importa il motivo.
Ancora aspetto trasparenza sul perché alcune associazioni sportive pagavano 1200 euro al mese e altre 90: la nominata allo sport era la tua attuale collega.
E non dimentichiamoci del licenziamento delle signore delle pulizie che lavoravano in comune da una vita, o della perdita di decine di posti di lavoro per i dipendenti del servizio ecologico comunale che ha lasciato decine di famiglie senza un sostentamento… i bandi quelli fatti bene…
Buona amministrazione? Competenza?
Nulla di tutto ciò: la vostra è solo presunzione mista a smania di apparire.
Ma tranquillo, lascio che tu possa continuare ad attaccarti al famoso “verbale di maggioranza” da me sottoscritto in qualità di verbalizzante (oh, ma guarda un po’? Il verbalizzante verbalizza?) che parlava del conto della serva che un Consigliere aveva fatto su internet (anche e soprattutto per confrontarlo con il conto che ci avreste presentato voi).
Lascio inoltre che continui a attaccarmi per i “sei mesi” di servizio in teatro operativo all’estero che ho prestato. Non posso non notare che, per chi riveste una divisa, è disonorevole e vigliacco strumentalizzare per fini politici il lavoro di un altro che riveste un’altra divisa, la sua vita. Accetterai però l’invito a prendere un aperitivo insieme così potrò ricambiare quello che mi facesti tu quella volta che elemosinasti di rientrare nel gruppo dei 5 stelle, dato che non ne hai mai fatto parte ne tanto meno lo hai mai rappresentato… Avresti potuto concentrarti su un problema reale di questa città; avresti potuto affrontare a testa alta quanto emerso in Consiglio: hai preferito scappare, insultare e nasconderti. Assieme a tutta la città ne prendiamo atto e ora più di prima confermo e sottoscrivo: non siamo tutti uguali. Noi avanti a testa alta, assieme a tutti quei cittadini che chiedono operatività e legalità, lontani da giochi di palazzo e salti della quaglia”.