Home Politica Diossina nell’aria, Giannino: “Il Sindaco denunci chi non fornisce risposte”

Diossina nell’aria, Giannino: “Il Sindaco denunci chi non fornisce risposte”

“È passato già quache giorno da quando la nube grigia, carica di diossina, spinta dai venti sta colpendo la città di Anzio. Già dal primo giorno, la sottoscritta si è rivolta al Sindaco chiedendogli di contattare l’Arpa (Agenzia Rilevazione Pericoli Ambientali) – scrive in una nota stampa il consigliere comunale del Pd Lina Giannino (in realtà l’acronimo di Arpa Lazio è Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale ndr) – e di chiedere il monitoraggio di aria, verdure e alimenti per animali da reddito presenti sul nostri territorio. Non sappiamo se ciò sia stato  fatto. Sicuramente il primo cittadino avrà chiesto questi esami, ma ad oggi non ci pervengono dati. Bene. Anzi male. Mentre siamo intenti a farci riprendere sui nostri lidi, l’aria al mattino resta acre, pungente e con cattivo odore. Il sindaco ha fatto sapere che si presenterà come parte civile in una probabile causa penale per danno ambientale. Sappiamo che, in questi casi il costituirsi parte civile è un atto simbolico, ma pensate invece se potessimo risarcire allevatori, agricoltori e cittadini per una perdita economica avvenuta a causa di un inquinamento da diossina. Inoltre l’Arpa ha fatto sapere che non intende monitorare il territorio di Anzio, anche se la scrivente aveva chiesto  l’installazione di colonnine rilevatrici mobili e non fisse, e dunque molto meno onerose. Cosa risponde il Sindaco di fronte a tale rifiuto? Non solo. Abbiamo imparato in questi sei mesi di Coronavirus, che il virus, dotato di una superficie rugosa e dentellata aderisce alle polveri sottili presenti nell aria. Non sappiamo però se possa aderire anche a questo tipo di inqinamento ambientale. Ecco, un altro quesito da far fare agli esperti. Sempre a tutela dei cittadini. È vero, non bisogna allarmare coloro che hanno deciso di arrivare sulla nostra costa ad alimentare l economia locale, ma noi abbiamo il sacrosanto diritto di sapere. Denunci il Sindaco coloro che non forniscono risposte. Oppure si autodenunci alla città per negligenza, e i cittadini denuncino questo vuoto istituzionale”.