“Che ci fosse qualcosa che non andava lo avevamo intuito già nel 2014 quando presentammo un’interrogazione a risposta orale rimasta inevasa dalla Giunta regionale, la chiusura indagini con conseguente richiesta di rinvio a giudizio degli indagati giunta nei giorni scorsi, altro non è se non la conferma che sui lavori all’Antico Porto Neroniano di Anzio ci avevamo visto giusto”. Così Valentina Corrado e Gaia Pernarella, consigliere regionali del Movimento 5 Stelle, intervengono sull’indagine condotta dalla Procura di Roma e che vede indagate nove persone tra imprenditori, funzionari pubblici e politici, per le ipotesi di corruzione e di turbata libertà degli incanti nell’ambito di lavori pubblici assegnati in tutta la regione Lazio. “Dispiace – proseguono le Consigliere 5 Stelle – che queste indagini siano prossime alla prescrizione che scatterà tra il 2021 e il 2022, i reati contestati risalgono al 2012 – 2013, e proprio per questo interesseremo i rappresentanti del Movimento 5 Stelle alla Camera e al Senato perché interroghino il Ministero della Giustizia sui gravi ritardi di un’inchiesta che ha visto inizialmente coinvolte circa cinquanta persone e che, evidentemente, ha senza dubbio causato un’ingiusta concorrenza verso tutti quegli imprenditori che agiscono nella legalità oltre che ritardi nelle opere pubbliche, aggravi ingiustificati nei costi di realizzazione: una brutta consuetudine della nostra regione”.