“Primo agosto. Una città assediata dal caldo. Una emergenza sanitaria latente. Cattivi odori dappertutto gente in arrivo attratti dalle nostre bandiere che svettano ovunque. Anzio attende i suoi nuovi ospiti. Anzio il paese dell’acqua che scorreva dalle sue fontanelle, era uno dei beni più preziosi che con orgoglio ostentavamo. Ora tutte le fontanelle sono senza acqua, fatta eccezione di quella in via Mazzini. Le persone non possono piu avere un piccolo refrigerio in queste giornate torride. Non si puo bere, non ci si puo rinfrescare e nemmeno bere acqua fresca. Forse però questi non sono parametri richiesti dalla bandiera blu. Sempre legato al tema acqua i meno giovani, si ricorderanno che nel nostro paese, allora senza bandiere (se non quella rossa esposta dal bagnino in caso di mare mosso) si aggirava per strada un camion che lavava le strade, dopo che gli operatori ecologici le avevano spazzate per bene di notte. Ora invece abbiamo la spazzatrice con spazzole ruotanti che raccoglie, aspira e lucida, ma non lava. In tempi di emergenza sanitaria le nostre strade esalano odori sgradevoli. Andrebbero lavate e disinfettate ma, mi rendo conto che laddove non sono nemmeno pulite è veramente chiedere troppo. Anzio un paese che conosceva l’accoglienza. Perché da essa ne traeva da vivere. Bagni pubblici con docce alla fine di via Nazario Sauro, altri bagni sparsi per il paese. Gente semplice, senza titoli di studio accoglieva chi era fonte del proprio benessere con grande civiltà e dignità arrivando persino a cedere la propria abitazione pur di far star bene chi sceglieva il proprio paese per l’estate. Ora ci dobbiamo inventare le streghe, le DOC, le DOP, per avere un paese che vive di una fama sbiadita resa grande dai nostri genitori che avevano la 5 elementare”. Così in una nota stampa il consigliere comunale del Pd Lina Giannino.