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Recupero crediti degli inquilini Ater, l’Uniat scrive all’assessore regionale

Egregio Assessore alle Politiche Abitative della Regione Lazio Massimiliano Valeriani, come forse saprà, Uniat Aps Lazio ha indicato nel corso degli anni precedenti i nominativi dei componenti a rappresentare l’Associazione nel Comitato Inquilini delle varie Ater della Regione Lazio.
In molti casi, questa  struttura, come molte altre delle Ater, non viene messa in condizione di funzionare adeguatamente si è creato da parte dalle strutture dirigenziali Ater un rapporto collaborativo con relazioni costruttive.
Il caso più eclatante riguarda Ater della Provincia di Roma dove, a memoria dell’incaricato, non è stato convocato l’organismo da ben due anni e forse più.
Ora, questa penosa situazione ha assunto rilievi macroscopici  visto che, a fine giugno 2020, cioè poche settimane fa, in piena crisi Covid 19, con tutte le tragiche e diffuse situazioni occupazionali e di crollo verticale dei redditi delle famiglie del Lazio, la suddetta Ater ha pensato bene di rivolgersi ad una struttura “terza” atta al recupero crediti per inviare agli inquilini Ater lettere di diffida morosità dando tempo entro 60 giorni  per il pagamento di una parte del presunto debito.
Tra l’altro vorremmo sommessamente sottolineare che le richieste brillano per genericità, approssimazione e notevoli imprecisioni considerati gli esempi portati dagli inquilini presso i nostri uffici.
Tutto ciò ricorda una analoga iniziativa dell’Ater di circa 3 – 4 anni or sono, per la quale a moltissimi inquilini vennero inviate richieste di tenore simile  per le quali gli stessi risposero (con affanno e con tutta la pressione del caso) versando la somma di acconto richiesta ed optando per una rateazione del debito rimasto che non è mai stata presa in considerazione dai competenti Uffici dell’Ater che per altro l’avevano attivata.
A questa grave ed improvvida iniziativa, si aggiunga che nessun dirigente dell’Ater ha avvertito la necessità di convocare il Comitato Inquilini per, almeno, dico almeno, avvisare dell’azione che si stava attivando, delle motivazioni per le quali si era deciso (a che livello?..la Regione era stata avvertita?…) di intraprenderla e dei suggerimenti e proposte che, ne siamo certi, sarebbero arrivate dalle Associazioni e Sindacati facenti parte del Comitato Inquilini.
Adesso, ci troviamo in una situazione per la quale molti inquilini Ater della Provincia di Roma, perlopiù anziani e con patologie più o meno gravi, stanno recandosi presso i nostri referenti Uniat, con tutte le prevedibili difficoltà del caso, con l’ansia di non sapere per quale motivo gli vengano contestate morosità che a loro non risultano e con l’affanno di decidere, in un periodo di profonda crisi economica, se e come affrontare le richieste economiche presentategli da  una struttura “terza” in nome e per conto dell’Ater della Provincia di Roma.
Il quadro che le abbiamo delineato non fa che confermare la nostra profonda convizione che un Ater così non solo non serve a tutelare i diritti di chi vi abita o avrebbe il diritto di abitarvi, ma è fortemente anzi dannoso
Le chiediamo di intervenire  in modo da chiarire  di chiarire la portata e l’ufficialità dell’iniziativa sopra descritta e che consenta anche nell’Ater della Provincia di Roma di recuperare un rapporto costruttivo di collaborazione con le Associazioni e le Organizzazioni Sindacali da anni ormai messo nel dimenticatoio.
In attesa di un suo cortese e sollecito cenno di riscontro,
Cortesi saluti Uniat Aps Lazio
Il Presidente Regionale
Patrizia Behmann