A seguito dei pesanti quanto ingiustificati attacchi subiti nei giorni scorsi anche da parte di amministratori ed ex amministratori il comandante della Polizia locale di Anzio Antonio Arancio ha chiarito nuovamente ruoli e competenze degli agenti di cui è alla guida, rimarcando le responsabilità di alcune situazioni che stanno creando problemi serissimi al centro di Anzio. Di seguito la lettera del Comandante Arancio.
“A volte mi chiedo se sia possibile che si possa arrivare a tanto per cercare un po’ di gradimento utilizzando, magari come bersaglio, il ruolo scomodo e purtoppo ‘antipatico’ di colui che per lavoro deve elevare sanzioni.
Tutto sommato ci sta, è insito nel proprio mestiere, i vigili e gli arbitri, vedi statistiche, sono i più colpiti. Però fa strano quando ad alzare il dito sono degli ex amministratori che dovrebbero avere una consolidata conoscenza dei compiti e dei ruoli istituzionali.
Una volta per tutte è bene chiarire che la Polizia Locale non ha compiti (salvo quando non viene richiesto dall’autorità di pubblica sicurezza per iscritto al Sindaco in situazioni particolari manifestazioni) relativi al controllo dell’ordine pubblico.
La continua delegittamazione del ruolo istituzionale di tutti gli uomini in divisa rischia, come sta già accadendo da anni, di mettere alla ‘berlina’ tali figure con le ripercussioni purtroppo ormai a noi note (aggressioni, sputi, atti vandalici, ingiurie, diffamazioni), non mi mi dimenticherò mai l’aggressione a due vigilesse a Nettuno e l’angoscia che tale atto mi ha comportato e che a tutt’oggi mi porto ancora dentro.
La Polizia Locale opera senza avere né mezzi di difesa e né mezzi di offesa, conosciamo benissimo, spero, il principio costituzionale per cui l’uso della forza è consentito solo alle quattro forze di Polizia (Carabinieri/ Forestale, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Polizia Penitenziaria).
C’è poi da ricordare che il Corpo della Polizia locale non possiede neanche garanzie contrattuali atte a salvaguardare la specificità di alcune mansioni (il contratto di lavoro è quello riservato agli impiegati degli Enti Locali).
Mi indigna nel profondo il qualunquismo di chi parla senza riflettere condannando chi mette ogni giorno per le vie della città il massimo impegno per il rispetto della sicurezza stradale, dell’ambiente e della viabilità e per assicurare la reciproca convivenza.
Il Corpo della Polizia Locale di Anzio, se pur falcidiato dai blocchi assunzionali degli ultimi anni non si è tirato mai indietro, questo vale per il periodo nero del Covid 19 e nei momenti di sofferenza sociale e pur essendo una trentina di unità appena, è riuscito anche quest’anno ad istituire e garantire, con l’aiuto della disponibilità da parte dell’amministrazione comunale, il terzo turno dal 1 luglio nei fine settimana e dal 15 luglio al 31 agosto tutti i giorni e fino al 15 settembre i fine settimana.
E’ ovvio comunque che tale organizzazione va ad assottigliare la presenza nei turni di unità operative.
Io ritengo importantissimo e per questo chiedo aiuto ai genitori tutti, rimarcando il fatto che alcuni comportamenti indegni e spregiudicati, soprattutto tra i giovanissimi, siamo da ricercare all’interno degli ambiti familiari. Sono le famiglie che spesso non si accorgono di ragazzi minori che rientrano a casa in orari improbabili completamente ubriachi e così disattendono il compito educativo e socializzante che gli spetta. Proprio a fronte di questo la Polizia Locale proporrà presso le scuole del territorio dei corsi di educazione alla legalità.
La Polizia Locale, oggi come non mai, è fiera del proprio ruolo e del comportamento messo in atto a tutela e nel rispetto della reciproca convivenza con il massimo impegno e professionalità e di certo non tollererà chiunque usi toni offensivi che ne denigrino l’operato che spesso e volentieri va ben oltre i normali compiti d’ufficio e doveri istituzionali.
Il Comandante della Polizia Locale
Antonio Arancio