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Lina Giannino del Pd: “La notte Anzio è ostaggio di ubriachi e drogati”

“Sabato sera. Un sabato che dovrebbe permettere a tutti i cittadini di poter uscire per godere del Paese, delle barche, delle luci e del mercatino. Si perché se autorizziamo il mercatino, dovremmo anche renderlo fruibile. E invece no. Eccoli che arrivano. Ubriachi, fatti di crak e altri miscugli vari, e iniziano ad infastidire chi da quel mercatino cerca di trarre un minimo di reddito. Urlano. Urinano e defecano dietro i banchi, terrorizzando gli espositori. Un ragazzo, addetto alla vigilanza notturna, diversamente abile, viene circondato e minacciato, mentre altri balordi fanno il bagno seminudi nella fontana, fiore all occhiello della vecchia amministrazione De Angelis”. Lo denuncia in un post su Facebook il consigliere comunale del Pd Lina Giannino che descrive dettagliatamente la situazione di degrado che si vive nelle ore notturne al centro della cittadina neroniana.
“Bene noi non vogliamo questo paese – aggiunge – lo stiamo urlando a pieni polmoni. 140 mila euro per serate estive, in un paese tenuto in ostaggio da branchi di giovani alimentati da una malavita che spaccia impunemente. Il Pd vuole una citta sicura, ancor prima che vacanziera. Vogliamo che i 140 mila euro vengano spesi in sicurezza. Dove sono i vigili urbani? Paghiamo loro gli straordinari e impieghiamoli alla sicurezza del territorio. Non vogliamo gente chiusa in casa dopo le 23 come se scattasse il coprifuoco. Dov’e’ la citta’ in sicurezza tanto sbandierata in campagna elettorale? L’estate è già a metà e ancora nulla si è attivato per accogliere chi sceglierà il nostro paese per le vacanze di agosto. Il Sindaco si attivi per una sorveglianza seria e presente su Anzio. Le canzonette rimandiamole all’anno che verrà”. Questa la posizione del consigliere Giannino  ma è importante sottolineare che la Polizia locale, oltre a non avere orari notturni oltre la mezzanotte non è comunque addetta alla pubblica sicurezza e non ha mezzi di intervento per la difesa personale e per agire in situazioni di pericolo.