Home Cultura e Spettacolo Intitolata al Generale dei carabinieri Conforti una sala del Museo di Anzio

Intitolata al Generale dei carabinieri Conforti una sala del Museo di Anzio

Una cerimonia commossa quella di questa mattina al Museo civico archeologico di Anzio, quando alla presenza dei Sindaci di Anzio e Nettuno Candido De Angelis e Alessandro Coppola, è stata dedicata la Sala VI degli intonaci dipinti del Museo Civico Archeologico di Anzio, al Generale Roberto Conforti, Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale dal 1991 al 2002, scomparso il 26 luglio 2017. Presente alla cerimonia, oltre ad un’ampia delegazione di autorità civili e militari, anche la figlia del Generale che ne ha ricordato lo spessore umano e professionale e la dedizione al lavoro.
Nella Sala intitolata al Generale Roberto Conforti, è stata apposta una tar che lo ricorda ed è possibile ammirare gli splendidi intonaci-dipinti provenienti dal Palazzo Imperiale di Anzio, la cosiddetta Villa di Nerone, venuti alla luce, in maniera del tutto casuale, all’inizio degli anni ’70, in seguito alla frana di un interro che teneva occultata parte della struttura del Palatium.
“Noi siamo la nostra storia – ha detto il Sindaco De Angelis – una storia che narra se stessa attraverso un patrimonio di reperti ricco e speciale. Visitare Anzio consente di attraversare secoli di storia, con un unico sguardo che avvolge bellezze naturali ed archeologiche. La mostra si protrarrà per diversi mesi, portando nuovamente alla vista dei visitatori reperti archeologici di grande valore artistico, archeologico e storico. La dispersione del patrimonio archeologico italiano è una ferita profonda per il nostro Paese. Siamo onorati di intitolare una Sala importante del Museo Civico Archeologico proprio  in ricordo di un Comandante, il Generale Roberto Conforti, che ha diretto un Corpo altamente specializzato, il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, distinguendosi proprio per il contrasto ai reati avversi il patrimonio. In questo ambiente è documentato il Palazzo Imperiale di Nerone, sono esposti gli intonaci rinvenuti ad Anzio, nonché la statua di marmo bigio morato di atleta, ritrovata nel mare antistante il 31 luglio 1994. Non potevamo fare scelta migliore – ha concluso il Sindaco – ringrazio il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e la Soprintendenza Archeologica per la preziosa collaborazione e per l’enorme lavoro svolto, finalizzato al recupero ed alla successiva valorizzazione del nostri glorioso passato”.